Le pagelle di Roma-Torino 3-2

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SZCZESNY 6

Una bella parata su Boselli e poca colpa sul gol del 2-1 del Toro.

MAICON 5

Ci mette tanta volontà ed esperienza. Ma spinge poco e male e sbaglia la marcatura su Martinez nel 2-1 del Torino.

MANOLAS 6

Tanti errori in difesa, ma segna il gol dell’1-1 con un gran colpo di testa che gli vale la sufficienza.

RUDIGER 6

Mezzo voto in meno per l’incertezza nel cross basso che porta al 2-1 del Toro. Altrimenti bene.

EMERSON 5

Prestazione opaca, con più ombre che luci.

FLORENZI 5,5

Cuore, generosità, corsa, ma anche tanta confusione, come ammette lui stesso a fine gara, quando confessa di aver perso e sprecato troppi palloni.

KEITA 5,5

Lento, poco costruttivo e insolitamente confusionario.

NAINGGOLAN 6

Tanta corsa, tanta generosità e grinta. Ci mette l’anima e aiuta la Roma nella rimonta.

EL SHAARAWY 5

Prestazione opaca anche per lui.

PEROTTI 6,5

E’ uno di quelli che consentono alla Roma di ribaltare il risultato. Con classe, determinazione e giocate.

SALAH 5,5

Sbatte spesso contro il muro granata, troppo chiuso e alto per uno come lui che ama gli spazi ampi.

DZEKO 5

Qualche sponda, le solite palle perse e le solite assenze sui cross in area, che dovrebbero essere il suo forte.

PJANIC 6

Mette un po’ ordine nella manovra, anche se solo per un quarto d’ora.

TOTTI 10

A memoria non ricordiamo di un giocatore che entra all’86’ con la sua squadra sotto per 2-1 e che in tre minuti segna la doppietta che ribalta il risultato e regala la vittoria ai suoi. Totti è anche questo. Per la terza volta trascina la Roma al risultato, stavolta pieno. E sono tre punti pesantissimi.

SPALLETTI 5

Sbaglia la formazione iniziale, con Florenzi perso nel ruolo di intermedio e Maicon impresentabile. Poi si riscatta con i cambi, anche se tarda troppo nel mettere dentro Totti. Poi questo è un fuoriclasse che leva le castagne dal fuoco a tutti e allora gli va bene anche stavolta. Meglio per la Roma e per i suoi tifosi, che delle diatribe interne non ne possono più e che vogliono solo il bene della loro squadra. Con Totti dentro, ovviamente. Perché Pallotta se lo ricordi sempre: la Roma è sua per contratto, ma se i tifosi la lasceranno sola perché lui li priverà del loro idolo e trascinatore allora con la Roma non ci farà nulla e il nuovo stadio sarà deserto come è ormai l’Olimpico.

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