La Roma vince ma non è tutto oro quel che luccica. Le pagelle di Sassuolo-Roma

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Dopo la vittoria in casa contro un Palermo non proprio irresistibile, la Roma di Spalletti era chiamata a confermare quanto di buono visto nelle ultime giornate di campionato. L’avversario di turno, il Sassuolo, era uno dei più tonici e ostici che si potesse incontrare in questo momento, ma i giallorossi, dopo un primo tempo sottotono, sono riusciti a vincere grazie ad un evidente calo fisico dei neroverdi e ad un ottimo secondo tempo. Ecco le pagelle di BarForzaLupi.it:

Szczesny 6 Primo tempo denso di possibili pericoli, che, per fortuna per la Roma, non si manifestano mai concretamente. Nulla può fare nell’occasione del gol di Cannavaro che colpisce da pochi metri. Nel secondo tempo assiste da spettatore non pagante alla rimonta dei compagni. Fortunato

Florenzi 6.5 Innanzitutto in bocca al lupo all’esterno romanista. Come il resto della squadra va in sofferenza nella prima frazione dove Adjapong corre almeno quanto lui. Va in apnea quando viene attaccato e mostra alcune lacune difensive che non si addicono ad un terzino. Se non dovesse ripiegare, ma pensare solo a spingere il numero 24 sarebbe uno dei migliori al mondo. Quando comincia la ripresa, e il suo avversario finisce le batterie, domina la fascia in largo e lungo, mostrando, a tratti, di poter interpretare anche il ruolo di terzino in una difesa a 4. Peccato l’infortunio gli impedisca di gioire con i compagni. Pirro (35’st Totti sv) Ha sempre voglia di mostrare la propria infinita classe, ma forse, stavolta avrebbe preferito rimanere seduto accanto a Spalletti.

Manolas 6- Anche il greco può sbagliare. La notizia della giornata è l’errore grossolano del difensore con la maglia numero 44, che non nota l’inserimento di Cannavaro e lo lascia colpire in solitudine. Ci mette un pò a carburare e a metabolizzare l’errore commesso, ma da lì in poi si avvicina ai soliti elevati standard. Umano

Fazio 6- E’ complice con Manolas del vantaggio dei padroni di casa. Nonostante sia uno dei più alti in campo, non capisce il movimento dell’avversario e rimane impietrito a guardarlo. In un paio di spunti in velocità di Defrel soffre la differenza di passo, ma una volta prese le misure, e il gol, torna sulla sufficienza. Lento

Emerson Palmieri 5.5 Dopo l’ottimo ingresso contro il Palermo, ci si aspettava una sua conferma e invece si torna a parlare di lui come un acquisto sbagliato. Ma forse le colpe non sono tutte le sue, perché la mancanza totale, o quasi, di fase difensiva, dovrebbe indurre l’allenatore a non schierarlo terzino in una difesa a 4. Anche se, nei 90 e oltre minuti disputati oggi, gli spunti offensivi possono essere contati sulle dita di una mano. Meteora?

De Rossi 6 Dopo essere stato uno dei migliori nelle ultime uscite stagionali, il Capitano di giornata mostra qualche segno di stanchezza e, forse, anche dell’età. Nella prima fase infatti, si nota la differenza di passo con gli avversari che non riesce a prendere. Vede maglie neroverdi sfrecciare ad un’elevata velocità in torno a lui. Ma se sullo scatto rimane indietro, sull’allungo recupera molti metri e con la saggezza e l’esperienza spazza via i giovani indiavolati rimasti senza fiato. Inoltre nella seconda metà di gioco, viene aiutato dall’ingresso di Paredes che lo aiuta nel recupero palloni e nella fase di impostazione. Esperto

Strootman 5.5 Avvolto dalla polvere creata dalla corsa dei centrocampisti di Di Francesco non riesce ad orientarsi bene sul terreno verde. Inoltre il colpo subito ad inizio match, unito ad una condizione fisica non ottimale per via dell’infortunio, fa si che l’olandese giochi una partita insufficiente. Assente giustificato (24’st Paredes 6,5 Entra e aiuta De Rossi, che fino a quel momento aveva pagato la non ottima prestazione di Strootman. Se una cosa inizia a capirsi, è che in mancanza di Perotti, è uno dei pochi che sa costruire gioco. Regista)

Salah 7 Stavolta ci vuole un pò di tempo per far uscire il genio dalla lampada. L’egiziano corre sempre, ma mentre va a vuoto nella prima metà di gara, nella seconda umilia avversari. Va al doppio rispetto agli altri 21 in campo, ma nel secondo tempo il pallone resta attaccato al piede, con i difensori di Di Francesco che rimangono impietriti. Peccato Defrel gli impedisca di gioire per il gol. Diesel

Nainggolan 6,5 Sta tornando, ma ancora non è lui. Con il Palermo aveva ripreso a mostrarsi, oggi ogni tanto sparisce e a tratti riappare. Ma la differenza di corsa e di qualità degli avversari rispetto al match di qualche giorno fa, mette in luce una condizione fisica non ancora al 100%. Anche lui, come Salah,rischia di strozzare in gola il grido del gol. La traversa infatti, gli impedisce di esultare, ma la caparbietà del ninja fa si che riesca ad urlare davvero, e come lui, anche tanti tifosi giallorossi, felici per l’1 a 3 finale. Come per la migliore condizione, anche per il gol, ci vuole tempo. Orologio

El Shaarawy 6+ Vivo e vegeto. Questo è il segnale che il faraone vuole mandare a tutti gli spettatori. Ha atteso per molto tempo il suo momento, ed ora che manca Perotti, sta cercando, nel migliore dei modi, ovvero con la voglia e le giocate, di rubargli il posto da titolare. A volte però l’eccessivo entusiasmo lo porta a strafare e a commettere errori, ma vista l’intensità e l’abnegazione può essere anche perdonato. Voglioso (34’st Rudiger sv Per un terzino che saluta, un altro ritorna. Ben trovato Toni!)

Dzeko 7.5 Inutile perdere tempo e parole per commentare la partita del bosniaco. I numeri parlano per lui: 10 gol in 10 partite. Poco importa se per una lunga parte del match dorme, quando si sveglia sono dolori per Cannavaro e Acerbi. Ps 10 gol in 10 partite come il Re Leone, come Batigol! Non disturbar il leon che dorme

Spalletti 5+ Dare un’insufficienza piena ad un tecnico che vince in rimonta può essere molto impopolare, ma è difficile comprendere come mai l’allenatore toscano decida di cambiare modulo e tornare ad una linea a 4, dopo 3 vittorie consecutive con la difesa a 3. Inoltre da spiegare anche la presenza dell’infortunato Strootman dal primo minuto al posto dell’ottimo Paredes e il posizionamento di Palmieri al fianco di Manolas e Fazio. La squadra, infine, per un tempo sembra avvolta dalla fresca corsa degli uomini di casa, mentre nella seconda metà, complice stanchezza e un ritrovato equilibrio tattico, merito anche di Spalletti, riesce nell’impresa di ribaltare il risultato. A volte però i miracoli non riescono e sarebbe opportuno evitare gesti rivoluzionari, quando tutto gira per il verso giusto. Masochista

 

Edoardo Albanese

 

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