Sconfitta si, ma a testa alta. Gli uomini di Spalletti escono dall’Olimpico con un passivo troppo severo per quello che si è visto in campo: il Real Madrid ha vinto 0-2, ipotecando il passaggio del turno grazie alle due reti segnate fuori casa.
Nonostante una buona prova dei giallorossi, gli ospiti sono riusciti ad andare in vantaggio nella ripresa e a raddoppiare nel finale, sfruttando gli spazi larghi lasciati da Florenzi & co. che tentavano di riacciuffare la partita.
La Roma ha provato a fare la partita già nel primo tempo, senza spaventarsi dell’avversario ostico: al minuto 17 ci ha pensato El Shaarawy a rendersi pericoloso, sfruttando una buona avanzata di Perotti sulla destra: il colpo del faraone, però, sorvola la traversa. Al minuto 33′ è il Real a farsi pericoloso: pallonetto di Ronaldo per Marcelo che non ci pensa due volte e tira di esterno sinistro, Szczesny si tuffa, ma la palla finisce di poco a lato del palo sinistro della porta difesa dal portiere polacco.
Nella ripresa dubbio intervento in area di rigore da parte di Keylor Navas su El Shaarawy: l’arbitro lascia correre. Il Real passa in vantaggio al minuto 57′: palla in velocità per Cristiano Ronaldo, che con un dribbling fa secco Florenzi e tira un destro a giro verso la porta di Szczesny, impotente nei confronti della conclusione, forse leggermente spiazzato dalla deviazione del capitano giallorosso che aveva provato ad opporsi alla conclusione dell’attaccante portoghese. La Roma reagisce e prova a pareggiare i conti con Vainqueur, che tira un bolide da fuori area dopo aver ricevuto palla da Dzeko in area di rigore: la conclusione termina a lato di un soffio. Tantissimi dubbi anche su un altro fallo subito da Florenzi in area di rigore dei blancos, non sanzionato dal direttore di gara Pavel Kralovec. Nel finale, c’è tempo per il raddoppio degli uomini di Zidane: Jesé completa un’azione stupenda concludendo verso la porta giallorossa indirizzando la palla nell’angolino basso di sinistra, dove Szczesny non può arrivare.
La Roma perde 0-2 in casa, uscendo dal campo con poche probabilità di continuare la competizione, ma il campo ha parlato chiaro: la squadra c’è, sta crescendo sotto il piano tattico e presto sarà sotto il totale controllo di Luciano Spalletti.
