Kolarov:”Domani dobbiamo far capire che loro sono ospiti a casa nostra. Ai tifosi non prometto nulla, ma prometto a me stesso di fare al massimo il mio lavoro”.

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L’esterno giallorosso ha accompagnato il tecnico in conferenza stampa prima del Real Madrid:

Cosa non deve fare la Roma rispetto a quella di Madrid?
“La Roma a Madrid non è stata all’altezza della Roma che gioca in Champions. Dobbiamo dimostrare dal primo minuto che loro sono gli ospiti”.

Differenza di rendimento tra campionato e Champions?
“La squadra sta facendo fatica in campionato, ma sono sicuro che arriveremo tra le prime quattro alla fine. La Champions è una competizione particolare che, parlo a nome mio,  affronto come tutte le altre partite”. 

Le assenze di De Rossi, Manolas e Pellegrini complicano la partita?                               Sarebbe complicata anche con loro. Il Real viene da tre Champions vinte. Faranno fatica contro di noi chiunque giocherà. (Di Francesco aggiunge: “Mi sembra che c’erano tutti e tre all’andata)”.

Come si trova la voglia di vincere?
“Non mi è mai mancata. Nessuno gioca per perdere la partita. L’Udinese ha tirato in porta una volta e ha fatto gol. Ci girano così le partite. Siamo consapevoli che non stiamo attraversando un momento ottimo. Non sento queste difficoltà. Alla fine escono fuori gli uomini, e noi li abbiamo, se ne esce. Dobbiamo fare gol per vincere: Udinese, SPAL, Chievo, Bologna, anche con 8 giocatori dobbiamo vincere. Credo che il calcio sia questo. Da uomini dobbiamo vincere domani. Questa è la strada e il modo di pensare”.

L’infortunio al piede come va? Problema di sottovalutazione degli avversari?
“Il piede va bene. Sappiamo quanto è importante vincere le partite contro le piccole. Mi auguro, spero, son convinto che da domani e in campionato faremo il nostro cammino, per la portata delle nostre qualità”.

Ti cambia giocare in questo nuovo sistema di gioco?
“Ho avuto questo problema, ma se vado in campo vuol dire che sono al 100%. Non mi cambia nulla il sistema di gioco”.

Una promessa ai tifosi?
“Non devo promettere niente a nessuno. Ci sostengono in casa e in trasferta. Devo promettere solo a me stesso di fare il mio lavoro al massimo. Sono d’accordo col mister. Il tifoso deve essere consapevole che di calcio capisce poco, mettermi a parlare su come parla Djokovic non mi permetterei mai, specie di tattica. Qui si chiacchiera tanto, si spreca il fiato, alla fine non si dice nulla. Anche a me piace vedere il tennis o il basket, ma non ci capisco nulla”.

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