La Roma esulta insieme al Real Madrid. Spalletti alza le braccia al cielo mentre Zidane applaude i suoi dalla panchina della stadio Santiago Bernabeu.
Quando l’arbitro sloveno Damir Skomina manda tutti sotto la doccia infatti, le due squadre, che si sono affrontate negli ottavi di finale di Champions League, hanno gioito insieme. Il motivo? Semplice, i galacticos con l’1a0 ai danni di Kompany e compagni raggiungono la finale della coppa dalle grandi orecchie, mentre i giallorossi perché scongiurano il doppio turno di preliminari per poter accedere alla fase ai gironi di settembre della più famosa competizione europea di calcio per squadre.
Infatti, come avevamo annunciato qualche giorno fa, c’era la seria possibilità che la terza classificata della Serie A potesse disputare una doppia sfida per potersi qualificare alla Champions League. Per poter accadere ciò, si dovevano verificare tre condizioni insieme: Manchester City campione d’Europa e non oltre la quinta posizione in Premier e Siviglia campione d’Europa League.
Ecco svelato il motivo della gioia che la Roma e l’allenatore di Certaldo hanno provato al triplice fischio finale. Infatti, l’eliminazione dei Citizens ha escluso questa fastidiosa possibilità, che sarebbe stata davvero problematica sopratutto nell’anno degli europei, della Coppa America e delle Olimpiadi.
Il non dover anticipare ulteriormente la preparazione e il non dover affrontare due squadre, sarà stato visto come una manna dal cielo per i calciatori, per l’allenatore e per le finanze giallorosse.
Per ora a ringraziare è la Roma di Totti, ma non è detto che alla fine sia il Napoli di Higuain..
