Il calcio Arlecchino di Franco Bovaio

Arlecchino impera nel mondo del calcio e non rispetta le tradizioni. Da un po’ di tempo, infatti, stiamo assistendo allo scempio delle maglie storiche dei vari club e la notizia che arriva oggi dalla Catalogna è solo l’ultima, per noi amanti della poesia del football, orrenda, in materia. Dopo 115 anni di storia, nella prossima stagione il Barcellona dovrebbe abbandonare la tradizionale maglia a strisce verticali blaugrana per sostituirla con una casacca con gli stessi colori ma, udite udite, a strisce orizzontali. Stile rugby, per capirci. E come se non bastasse sono previste anche due righine verticali gialle sui fianchi. Insomma, un’arlecchinata che nulla ha a che fare con la storia del club e che, speriamo, non trovi riscontri commerciali nella vendita. Proprio come accadde con una maglia stravolgente che tanti anni fa venne ideata dai disegnatori della casa di abbigliamento che riforniva il Genoa e che, per la sua assoluta mancanza di rispetto della tradizione, venne boicottata dai tifosi rossoblu al punto di spingere tutti a fare retromarcia e tornare alla classica divisa a spicchi. La stessa cosa che dovrebbero fare i tifosi dell’Inter (offesi da quella camiciola gessata tutta nera indossata quest’anno dalla loro squadra come prima maglia), quelli della Juve per il completino verde stile “Peter Pan” sfoggiato in Champions e quelli del Torino per la divisa blu dell’Europa League. Per non parlare del completo jeans del Napoli, di quello gialloverde del Milan visto contro l’Udinese e di quello amaranto della Lazio. Per fortuna che alcuni club come il succitato Genoa, la Sampdoria e  la Roma restano legati alle tradizioni. Anzi, per quello che riguarda la società giallorossa, va sottolineato il fatto che negli ultimi sta cercando sempre di più di riproporre modelli storici ai quali i tifosi sono affezionati. Bravi, così si fa.