Gregori: “Alla Roma serve un portiere esperto: in Italia, c’è una vasta possibilità di scelta”.

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L’ex portiere della Roma Attilio Gregori è intervenuto a “Bar Forza Lupi”, trasmissione in onda su Centro Suono Sport.
Ecco alcune sue dichiarazioni.

Quanto contano le motivazioni che un allenatore trasferisce ai suoi calciatori?
“Sono una parte fondamentale per un calciatore, senza di esse non si va da nessuna parte. L’allenatore deve essere un grande motivatore”.

Che tipo di tecnico è stato Fonseca per la Roma?
“Penso che a livello tecnico-tattico sia un ottimo allenatore, poi delle volte le cose vanno bene e altre volte male. È stato un po’ sfortunato, ha cambiato il modo di giocare e sembrava avesse trovato il bandolo della matassa, poi non so cosa sia successo. Devo limitarmi a giudicarlo per quanto visto da lontano.
Probabilmente, la Roma ha scelto Mourinho per il carisma, un allenatore che darà qualcosa in più dal punto di vista motivazionale. Sicuramente, sarà un valore aggiunto”.

Quale portiere consiglieresti alla Roma per la prossima stagione?
“Innanzitutto, deve essere un portiere che sa parare con le mani, se poi è bravo anche con i piedi o è un para-rigori è un plus. I portieri sono allenati oggi anche per far partire il gioco da dietro, per me il portiere deve essere in grado di parare con le mani. Non è facile per un portiere giocare alla Roma, prendere un giovane di belle speranze può essere un rischio. Musso, per esempio, è un portiere molto valido, ma un errore a Roma pesa 10 volte di più rispetto ad altre piazze. In Italia, comunque, c’è una vasta scelta”.

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