Giannini: “La Roma può fare il triplete. Chi può essere decisivo nel derby? Salah e Nainggolan…”

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Lazio-Roma è alle porte. Il derby per la Tim Cup si giocherà stasera allo stadio Olimpico di Roma. La tensione che porta questa partita tra i tifosi delle due squadre è ineguagliabile. Tra i tifosi, uno importantissimo per la Roma è Giuseppe Giannini, il principe. L’ex calciatore e capitano della Roma è intervenuto ai microfoni di Stop And Goal per commentare la sfida di questa sera. Queste le sue parole:

Come viveva i giorni prima del derby? “Diciamo che io iniziavo ad entrare in clima già qualche settimana prima. Magari stavo attento a non farmi male e a non prendere cartellini. Oggi, da tifoso, lo vivo con meno tensione rispetto a prima. Ma quando mi metto davanti la tv la fede giallorossa esce fuori”.

 Ma è vero che a Roma è derby tutto l’anno?: “Avevo amici laziali, ci pensavano loro a tenermi sempre in tensione per tutta la stagione in attesa di quella partita. Mi ricordo che i tifosi fermavano i nuovi acquisti spiegandogli che il derby era una partita fondamentale”.

Qual è il più bello che ricorda?: “Decisamente quando vincemmo 3-0 con Mazzone in panchina. Segnarono Balbo, Cappioli e Fonseca. Finì tutto con una grande festa sotto la curva”.

Com’è viverlo con Mazzone in panchina?: “Nello spogliatoio, più che altro… E’ sempre stato un allenatore sanguigno che trasmetteva la sua romanità con grande semplicità e spontaneità. Era molto apprezzato, anche dagli stranieri”.

Un aneddoto che la lega a un derby in particolare?: “Nel 1992 pareggiammo 1-1 con gol mio e pareggio di Gascoigne. Quando segnai iniziai a correre verso la curva Nord per fare come Chinaglia, ma mi sono sentito tirare i capelli. Era Tempestilli che mi prese e mi guardò come per dire ‘Ma dove vai’. E allora andai a festeggiare sotto la Sud”.

Come lo vive un romano?: “Ho sprecato tante volte energie inutili. Mentali più che altro, i giorni precedenti al derby ero stressato a livello psicologico”.

E’ vero che da un derby dipende l’intera stagione?: “Una volta era così, perché la vittoria contro la squadra rivale era uno dei pochi obiettivi che c’erano. Oggi i due club sono più forti e hanno traguardi più importanti da raggiungere. Se fossi in Spalletti, ad esempio, farei turnover contro la Lazio in vista delle sfide con Napoli e Lione”.

Chi può essere il giocatore decisivo per i giallorossi?: “Dipende sempre da chi scenderà in campo. Ma penso che Salah sia un giocatore che può spaccare la partita ed essere decisivo. Stessa cosa vale per Nainggolan, che in questo periodo sta vivendo un momento di forma eccezionale”.

Dove può arrivare la squadra di Spalletti?: “A mio avviso può anche fare il Triplete: scudetto, Coppa Italia ed Europa League. Se sabato dovesse battere il Napoli, il campionato si restringerebbe a una corsa a due. Per raggiungere tutti e tre i traguardi servirà sicuramente tanta umiltà e concentrazione. E’ fondamentale non abbassare mai la guardia”.

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