Il doppio ex di Torino e Roma è intervenuto ai microfoni di Centro Suonosport 101.5 all’interno della trasmissione Bar Forza Lupi
Analogie tra Roma e Torino?
“Sì, soprattutto fuori dal campo a livello mediatico. A Torino si parla 24 ore di calcio, i tifosi granata sono molto critici ed esigenti. Chiaramente, negli ultimi anni i tifosi del Torino non hanno passato momenti piacevolissimi, è una squadra di Serie A ma non ambisce a vincere qualcosa, quindi sotto quell’aspetto soffrono perché vorrebbero che la società facesse molto di più. A Torino, poi, c’è una squadra che ha vinto 9 scudetti consecutivi e soffrono sotto questo aspetto”.
Manchester United-Roma in semifinale di Europa League: che ne pensi?
“La Roma giocherà contro il Manchester United in Europa League, ma è un qualcosa che già si sapeva al momento dei sorteggi. Sarà tosta, ma era tosta anche contro l’Ajax e alla fine ce l’hanno fatta. Il Manchester United è una squadra in salute, più forte dell’Ajax, ha giocatori di spessore e dei campioni. Bisogna stare attenti, avrei preferito affrontarla in finale perché nelle due partite i valori potrebbero uscire fuori. Il Manchester United ha Pogba, Cavani, gente che ha fatto la storia del calcio per certi versi, ma è giusto che la Roma ci provi. L’unica via per arrivare in Champions League è vincere l’Europa League, in campionato ormai sei troppo attardato”.
Fonseca ha detto che contro l’Ajax ha utilizzato una strategia diversa…
“Fonseca ha capito che in certe circostanze si deve badare al sodo. Si dice che Conte giochi male, però l’Inter sta vincendo lo scudetto. Fonseca, a questo punto della stagione, non deve pensare a far giocare bene la squadra, conta portare a casa i risultati. È un momento particolare perché si parla del suo futuro, così si destabilizza l’ambiente e non va bene perché tra poco ci saranno due partite importantissime. In un momento così, non si dovrebbe punzecchiare l’allenatore, sono dell’idea che bisogna stare tranquilli e godersi questo momento, provando ad arrivare in finale ma bisogna farlo con serenità”.
Dzeko?
“Punterei ancora su di lui l’anno prossimo, ha un modo di giocare che va bene anche se hai 40 anni. L’età, a volte, conta relativamente, per me è indispensabile per qualsiasi squadra, secondo me Antonio Conte lo prenderebbe subito. L’Inter è una squadra che vuole vincere subito, quindi prende calciatori come Dzeko. Non è facile trovare attaccanti che abbiano le stesse caratteristiche di Dzeko”.
Belotti?
“Punterei su di lui e su Dzeko. Se dobbiamo ragionare da grande squadra, me li tengo tutti e due”.
Con Belotti e Dzeko, però, dovresti cambiare modo di giocare, perché Fonseca, finora, non ha quasi mai schierato le due punte.
“Potrebbero non giocare insieme, però i campionati sono lunghi soprattutto per una squadra che fa l’Europa League. Durante il campionato ci possono essere infortuni e non puoi rimanerne sprovvisti, se hai un’alternativa importante in panchina stai messo bene. Se uno parlasse, si risolverebbe tutto, secondo me devi parlare con Dzeko e dirgli se vuol fare l’alternativa al Belotti di turno. Dzeko ha anche un contratto molto pesante, se la Roma non va in Champions League non sarà facile gestirlo. I campioni sono tali anche quando si siedono in panchina, se uno mette il muso non fa una bella figura. Tu sei l’emblema della squadra e sei responsabile di tante cose, devi essere un esempio e penso che Dzeko lo abbia capito. Qualsiasi giocatore deve capire che gli anni passano per tutti”.