Garcia: “A Napoli non andiamo al mattatoio, non siamo vittime sacrificali. Gervinho e Salah sono a disposizione”

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Dal nostro inviato Edoardo Tomassi.

E’ andata in scena a Trigoria la consueta conferenza stampa di mister Garcia. Il tecnico francese ha parlato della sfida che vedrà i giallorossi affrontare al San Paolo il Napoli di Sarri.

 

 

 

 

 

 

12364466_10208152065465096_139783765_oQueste le sue parole:

Sulle condizioni di Salah e Gervinho: “Salah sta bene. E’ entrato in gioco in Champions, per lui erano previsti meno di 45 minuti di gioco. Gervinho ha fatto un test prima di Borisov e abbiamo deciso di non rischiarlo”.

Primo obiettivo stagionale preso dopo la qualificazione agli ottavi di Champios: “Arrivare qualificati è molto importante, a febbraio sarà un’altra Roma, non ci saranno più pressioni e ripartiremo da capo. Lunedì vedremo cosa ci riserverà la sorte e sulla Champions siamo contentissimi di essere qualificati. Abbiamo avuto difficoltà e sofferenza ma abbiamo giocato partite alla grande, mentre quando si gioca meno bene e si arriva al risultato è un buon risultato. Volevamo vincere e segnare e ci abbiamo provato ma era anche importante non prendere gol perché un pareggio ci portava alla qualificazione”.

Paragonando un Olimpico vuoto con un San Paolo tutto esaurito: “Mi è piaciuta la risposta di Florenzi a riguardo. Preferisco anch’io essere fischiato da un Olimpico pieno, per lo meno ad inizio match possiamo ricevere la carica giusta e mettere pressione sull’avversario, sull’arbitro. Sappiamo quanto queste cose pesano sulla partita. Spero che il pubblico ritorni a riempire l’Olimpico”.

Sul gioco di Sarri: “Higuain si è ambientato, ha imparato la lingua e ormai fa pienamente parte del campionato italiano. Sarri è un buon allenatore con un gioco pericoloso che fa tanti gol. Ha una particolarità difensiva, giocano in verticale e con tanti schemi. Sembra che la squadra più scarsa d’Italia vada in trasferta per incontrare la più forte. Non leggo e non sento ma queste sono le cose arrivano alle mie orecchie”.

Sulla partita che vede sfavorita la Roma: “Sembra che questa partita sia già persa e non deve essere così. Mi ricorda la vigilia del derby dove noi arrivavamo stanchi mentre la Lazio aveva fatto turn over in Europa League. Somiglia anche alla gara contro la Fiorentina. I ragazzi dovranno dare tutto così come dovranno fare il massimo nelle tre gare che mancano da qui a fine anno. Ovviamente non andiamo al mattatoio, non siamo vittime sacrificali”.

Con un risultato positivo la Roma potrebbe risorgere da un momento buio: “Chi vince domani non vincerà lo scudetto e chi perde non sarà eliminato. Vogliamo un risultato positivo. Giocheremo contro uno stadio e una squadra con molte qualità”.

Se c’è la possibilità di fermare questo Higuain: “La risposta l’avremo domani, ovviamente è un grande campione ma non dovremo avere un piano solo per Higuain. Hanno ottimi giocatori davanti come Callejon o Mertens”.

Sul pensiero e le parole dette con il presidente Pallotta: “Non ho l’abitudine di parlare con voi di parlare con voi di quello che ci diciamo nello spogliatoio posso solo dire che il presidente ha visto il prefetto e vuole fare di tutto per mettere i nostri tifosi nella condizione di tifare al meglio la Roma. Perché il presidente lavora sempre per fare il meglio della Roma”.

Sul momento in calo di Dzeko: “Vale la stessa cosa che ho detto per Higuian. Edin deve ambientarsi e imparare la lingua. E’ normale che si prenda un po’ di tempo. In questo momento pensa, esche non sono stato un centravanti, che non deve avere l’ossessione per il gol. Fino a che lavora bene per la squadra va bene così, i gol arriveranno. Come ha detto Edin se la squadra vince va tutto bene, se la squadra vince e lui fa gol meglio perché ai centravanti piace sempre fare gol. E’ un grande campione e un grande uomo e lo avete visto”.

Sullo scetticismo che circonda la squadra: “Non va tutto bene ma non va tutto male. Con due punti del Torino forse sarebbe differente. E’ dall’inizo della stagione che soffriamo un Olimpico non pieno: non avendo la Curva Sud, ci manca tanto. Quando c’è lo stadio pieno c’è la possibilità di avere una grande spinta. E’ questa la sofferenza nostra, spero torni pieno lo stadio”

Sul presunto litigio tra Manolas e Pjanic al termine della partita di Champions“Ovviamente, è una squadra viva, che vuole vincere e che non è contenta quando non vince e fa cose meno buone. La fine della partita era particolare col BATE: dovevamo vicnere senza prendere gol. Un po’ di nervosismo è carica, avevamo più da perdere che da vicnere. Hanno chiarito, sono due buoni uomoini, importanti nello spogliatoio e nel campo. Il rispetto è importante e non vedo ovunque, ma nello spoelgiatoio c’è e chi ha giocato a calcio sa che devono succedere”.

 

 

 

 

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