“Il derby sarà un appuntamento importante per questa città. Ci dispiace che lo si colori di significati diversi. Noi auspichiamo che tutto si svolga nella massima tranquillità e noi siccome siamo deputati anche a svolgere questa funzione gestiremo tutto quello che dovrà essere gestito”. Parola del prefetto di Roma Franco Gabrielli, che ha risposo ad alcune domande legate al derby, a margine della visita alla mostra ‘Antiquorum Habet’.
“Noi non abbiamo fatto né passi avanti né indietro: abbiamo fatto tutto ciò che serve a ripristinare all’interno dello stadio regole per la salvaguardia delle persone che ci stanno dentro. Chi parla di passi indietro fa ricostruzioni non corrette. Le barriere si mettono e si dismettono perché le abbiamo volute mobili. Nel momento in cui, chi ha la responsabilità della sicurezza e della safety prenderà coscienza che le barriere non servono più si toglieranno, ma deve esserci una verifica sul recepimento delle regole. Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo che risponde alle legge del Paese”.
“Siamo arrivati alle barriere perché non si sono applicate le regole correttamente: gli steward erano alla mercé di chi stava nelle curve e non si rispettavano minimamente gli spazi vitali di chi ci stava. Per noi c’è una sola via d’uscita: tornano i tifosi i curva, rispettano le regole e solo allora si toglieranno le barriere. Ma ricordiamoci che si possono sempre rimettere”.