Gabriele Graziani: “Juric sa valorizzare i giovani. Esonero De Rossi decisione molto affrettata”

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L’ex calciatore Gabriele Graziani, allenatore del Mantova Primavera, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5 FM.

Cosa hai pensato quando hai saputo dell’esonero di Daniele De Rossi?
“Da romanista, mi sanguina il cuore perché De Rossi è una persona importante per noi tifosi. Da allenatore, invece, onestamente, non ho capito il progetto: fare un contratto di 3 anni ad un allenatore e mandarlo via dopo pochi mesi, alle prime difficoltà, non ha senso. La proprietà o ha sbagliato prima a fare un contratto così importante, oppure ha sbagliato dopo a non difendere la sua scelta. Molte squadre hanno difficoltà nelle prime giornate.
Detto questo, il lato positivo è che ora arriva un grande allenatore come Juric”.

Sono ingiusti e poco accettabili i tempi in cui De Rossi è stato esonerato, però la sua Roma stentava a vincere. Cosa mancava secondo te in questa squadra?
“Non posso dare un giudizio perché sono situazioni che devi vivere da dentro. È vero, la squadra non giocava bene e non ha vinto nelle prime quattro partite di campionato, però un allenatore deve avere più tempo. Spalletti alla Roma, Gasperini a Bergamo, Allegri al Cagliari sono solo alcuni esempi di situazioni analoghe. L’esonero di De Rossi è stato una decisione molto affrettata e, al di là dei risultati sportivi, deve esserci dell’altro”.

Su Juric hai detto “ora arriva un grande allenatore”. Tu l’hai conosciuto una decina di anni fa a Mantova, alla sua prima stagione da allenatore professionista.
“L’ho conosciuto e ho avuto la fortuna di collaborare con lui mentre allenavo l’Under 17. È una persona molto gradevole, nonché un grande allenatore che non guarda in faccia a nessuno. Non gli interessano i contratti o il curriculum, lui guarda solo chi va forte in allenamento. Come idee, è simile a Gasperini. Usa molto la difesa a 3 e marcatura a uomo. Lui non scende a patti con nessuno, o righi dritto o con lui non giochi”.

Guardando la rosa attuale quali sono i giocatori che possono incarnare lo spirito di Juric?
Cristante è un giocatore che ha fatto benissimo con Gasperini. Mancini è molto fisico. Anche Pellegrini può far bene con lui. Ricordo che Zeman si trovò in una situazione analoga con Totti e Totti andò alla grande. Juric, come Zeman, lavora 24 ore su 24. Ribadisco che è un grande allenatore e questa opportunità gli spettava da tempo. Non solo ha sempre salvato le sue squadre dalla retrocessione, ma ha anche ottenuto risultati importanti. Juric può rappresentare un’ottima soluzione, a patto che i giocatori lo seguano”.

A differenza di De Rossi, Juric in passato ha dato più spazio ai giovani.
“Lui ama moltissimo valorizzare i giovani. Sia al Verona che al Torino ha avuto discussioni perché voleva lavorare con i giovani e gli dispiaceva quando erano ceduti o mandati via in prestito. Lui vuole sudore e fatica ed un giovane, non ancora affermato, è portato d impegnarsi più facilmente”.

Da ex attaccante, cosa pensi di Dovbyk?
“Per me è un grande giocatore, giovane e in crescita, che a Genova ha fatto una buona partita. È un buon acquisto che in prospettiva futura può fare molto. Io personalmente gli avrei affiancato qualcuno con più esperienza. Il problema della Roma di oggi è la mancanza di un piano B. Shomurodov non basta, io non avrei ceduto Abraham. Il campionato italiano e più difficile rispetto ad altri e Abraham aveva già esperienza qui”.

Bove è stato mandato via perché non rientrava nel progetto tecnico di De Rossi. Secondo te poteva fare al caso di Juric?
“Sicuramente sì, perché è un giocatore di gamba, un giocatore di dimensione europea con un gioco fisico”.

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