Di Francesco:”Scudetto? Lo eravamo, poi dopo la prima sconfitta da quarto-quinto posto.. Poche chiacchiere e prendiamo punti!”

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Al termine del match Benevento-Roma, terminato con un netto 0-4, l’allenatore abruzzese, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato alla stampa alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

La Roma cresce. E che Dzeko…
“Si, si è avvicinato di più alla porta. Sono felice della crescita della squadra, sapevo che serviva tempo e consapevolezza. Ovviamente non sono del tutto soddisfatto, dobbiamo essere meno superficiali, in alcune situazioni si rischia di perdere qualche pallone di troppo. Non dobbiamo farci illudere dal risultato, non ci vuole molto per far riaprire una partita.”

Rosa ampia.
“E’ ampia e il turnover è valido quando si vince. E’ improponibile fare 3 partite in una settimana con i ritmi attuali. Ho chiesto alla società 2 giocatori per ruolo per questo motivo.”

Dzeko si era lamentato, ora è stato accontentato.
“Non solo questa, ha segnato anche con l’Inter e ha avuto altre occasioni, solo con l’Atletico ha tirato fuori qualcosa di diverso. Ci sono partite in cui l’attaccante si deve sacrificare di più ma Edin ha capito di aver sbagliato a dire quelle cose, dettate dalla frustrazione di aver toccato pochi palloni.”

Esterni da applaudire, Kolarov strepitoso
“Mi piace che i miei esterni attacchino la porta e creino superiorità. Si è fatto anche sulla corsia di destra, anche se Under non era in serata. Sono soddisfatto di entrambe le catene e di Gonalons, che ha fatto un’ottima partita. Tranne qualche momento di superficialità la squadra mi è piaciuta.”

Le parole di Gonalons su un possibile futuro al Lione?
“Sono state travisate, ha una disponibilità unica, vi inviterei a vederlo in allenamento. Gioca per la squadra, non per se stesso, e ci servono giocatori simili.”

Il turnover è servito anche per apprendere meglio i suoi meccanismi?
“E’ stato un vantaggio, chi ha giocato meno ha provato situazione che si sono verificate in partita. La differenza tra gli allenatori la fa chi allena bene chi non gioca, non solo chi gioca.”

Il record di vittorie in trasferta? Il traguardo della continuità è vicino?
“Quando si giocano tante partite il vantaggio è dare condizione a tutti. Quando si costruisce qualcosa di nuovo… Abbiamo avuto subito partite complicate, queste partite invece danno forza. Anche quella con l’Inter, una sconfitta immeritata, abbiamo creato tanto ed è segno che qualcosa è entrato nella testa dei giocatori. Le vittorie in trasferta non sono tutte mie, le condivido con Spalletti, ma io sono più per i traguardi raggiunti che per i record.”

Roma da scudetto?
“A inizio campionato eravamo da scudetto, poi dopo la prima sconfitta da quarto-quinto posto… Il campo dirà la sua, le chiacchiere se le porta via il vento. Bisogna fare partite concrete e portare punti a casa come abbiamo fatto stasera.”

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