Al termine del match vinto per 0-2, il mister giallorosso, Eusebio Di Francesco, si è presentato davanti ai microfoni delle varie emittenti satellitari. Queste le dichiarazioni dell’allenatore della Roma:
DI FRANCESCO A MEDIASET
“Prova importante dal punto di vista mentale, era importante restare in partita e trovare equilibrio. Potevamo fare meglio ma siamo stati bravi ad accelerare al momento opportuno.”
La Roma c’è?
“Si, volevamo proseguire la corsa per restare attaccati alla testa della classifica. Il rinvio con la Samp non aiuta, ma si diceva che le nostre vittorie erano tutte facili… La squadra sta trovando gli automatismi, vedo una crescita generale.”
Roma che c’è per lo scudetto?
“Siamo dietro gli altri e lo siamo volentieri, pensiamo solo a lavorare e restiamo con i piedi per terra. Nonostante le assenze la squadra oggi ha risposto bene, considerando che tanti dei giocatori in campo ha viaggiato per Baku.”
Pesa la gara rinviata con la Samp?
“In quel periodo ci ha fatto anche comodo, visto che non eravamo in condizione, ma la volevamo giocare subito. Peccato ma guardo avanti con ottimismo. Vedo la crescita di questa squadra, che ha capito che deve essere corta e cinica in campo per puntare ad alti livelli.”
Montella?
“Ci scambiamo i risultati. L’affetto per lui va oltre, non posso dire altro, gli auguro ogni bene.”
DI FRANCESCO A SKY SPORT
La Roma c’è…
“Ha dimostrato di essere squadra anche dopo una settimana in cui c’è stato qualche infortunio di troppo e abbiamo fatto un lungo viaggio che poteva pesare, abbiamo perso Strootman. Ho detto che questa gara andava giocata più col fisico che con la testa e c’è stata grande consapevolezza da da parte dei ragazzi che hanno concesso pochissimo e abbiamo colpito al momento giusto. Siamo stati bravi a portare a casa un match importantissimo.”
Può essere la partita della svolta?
“Tornando alle parole di Montella è giusto che si dicano certe cose e si creda nel proprio lavoro, poi il campo a volte dice altro. Anche noi facendo questo lavoro cerchiamo di trasmettere, poi altre volte gli episodi possono cambiare le gare. Vincenzo è un amico gli auguro ogni bene.”
Un applauso particolare a Florenzi?
“A me non serviva il gol per capire che giocatore è, che mentalità ha, che voglia e che testa abbia. Dove lo metti sta, ma in senso positivo perché accetta ogni cosa e sa fare un po’ tutto, ma lo sa fare bene. Quando oggi mi hanno chiesto che ruolo sa fare bene, lui mi ha detto “sono un terzino fortissimo” ma io gli ho detto che lo limitava definirsi così perché da terzino ha altre qualità e ne perde qualcuna, da esterno è un grande giocatore perché tempi di inserimento come un giocatore unico.”
Quasi compari con Montella…
“E’ rispetto per un lavoro che non è facile e per i colleghi che trasmettono determinate cose. A volte ci s attacca a qualcosa che un allenatore deve dire giustamente e deve crederci.”
Gli infortuni li hai trasformati in vantaggi…
“La difficoltà maggiore, lo dicevamo anche coi ragazzi, era andare a prender Biglia. Quando si gioca col 4-3-3 contro un 3-5-2 è un giocatore con cui fai fatica. Nel secondo tempo ad un certo punto ho chiesto ai giocatori di alternarsi nel ruolo di mezz’ala ma facevano un po’ fatica,allora ho messo Radja fisso su di lui in fase difensiva, quasi un 4-2-3-1 ma era quello che un po’ volevo quando difendevamo. Non siamo stati bravi, questo faceva abbassare gli esterni perché non andavamo in aggressione giusta. Negli ultimi 20 minuti abbiamo rubato 5-6 palle nella loro metà campo che era quello che abbiamo preparato. E’ mancata un po’ di continuità nell’aggressione ma se ci pensate può essere normale, ci sono anche giocatori di alt qualità dall’altra parte.”
Siete un po’ mancati nel rifornire l’attacco…
“E’ normale che quando giochi con tre attaccanti, questi devono fare giocate di qualità cercando spesso l’uno contro uno, cosa che Stephan oggi ha fatto meno ed è stato meno determinante in quello che io volevo. E’ stato troppo poco tra le linee ed era un po’ isolato, per questo ho fatto la scelta di mettergli vicino un centrocampista che ci permetteva di essere più aggressivi. Quando giochi 4-3-3 e giochi contro i 5 il rischio è di abbassarti, non volevamo ma il Milan è stato bravo e noi meno nell’aggressione. Stiamo lavorando e mi auguro che miglioreremo più avanti.”
La marcatura di Nainggolan su Biglia ha dato impulso all’attacco, si potrà rivedere?
“Sicuramente sì, non cambia la filosofia o la ricerca di attaccare ma cambia pochissimo. Mi interessa che le mezz’ali siano brave ad alternarsi e girare, oggi è valso la pensa farlo. Dipende anche dalla partita , cambiare tanto non è giusto perché togli certezze ai calciatori.”
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Una vittoria ricercata, un parere sulla partita…
“Squadra matura perché venivamo da una settimana particolare. Ai miei ragazzi ho detto che contava la testa, la squadra ha rischiato poco, ad un certo punto ho cambiato dal punto di vista tattico alzando Nainggolan.”
Questa è la giornata più bella e importante della tua carriera? Ti dispiace poter aver messo in difficoltà Montella?
“Dopo la partita siamo grandissimi amici ma durante è una guerra e questa volta l’ho vinta io. È stata una vittoria importante ma non la più bella. La più importante è stata quella in Champions. Roma meno arrembante delle altre volte.”
Il Milan è stato superiore in alcune fasi…
“Se guardiamo i numeri quando uno è superiore tira tanto in porta e il mio portiere para ma ne ha fatta una sola. Tiri nello specchio ne abbiamo fatto di più.”
Roma meno arrembante delle altre volte. Il Milan è stato superiore in alcune fasi…
“Se guardiamo i numeri quando uno è superiore tira tanto in porta e il mio portiere para ma ne ha fatta una sola. Tiri nello specchio ne abbiamo fatto di più.”
Si aspettava un Milan simile? Quanto è vicina la Roma che stai cercando?
“Sei vuoi essere aggressivo devi alzare gli esterni e noi non ci siamo riusciti. Le partite non si possono dominare per 90 minuti, con l’Inter abbiamo dominato per 70 minuti e abbiamo perso. Il Milan ha Silva che è molto interessante. Il Milan ha grandi potenzialità. A noi mancano tanti giocatori che darebbero maggior valore nelle alternative, siamo carenti davanti ora.”
Strootman come sta? Il campionato, se potessi far sparire una squadra, Juve o Napoli?
“Non voglio dire il Napoli ma lo penso, la Juventus è sempre arrivata anche se il Napoli è una squadra che è una sinfonia e vorrei che anche la mia squadra cresca così. Dobbiamo migliorare nel gioco. Strootman ha preso una botta forte forte che non gli permetteva di correre.”
Il pericolo maggiore che corre la Roma?
“L’esaltazione, è giusto esaltarsi che buttarsi giù. I ragazzi stanno crescendo, io sono un martello anche se non lo dimostro.”