Di Francesco: “Voglio trasmettere entusiasmo e grande umiltà nel lavoro”. Monchi: “Non ci sono trattative oltre a quella per Salah. Rudiger non andrà via.”

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Oggi a Trigoria è andata in scena la presentazione del nuovo allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco. Presenti alla conferenza sia l’allenatore ex Sassuolo sia il nuovo ds della Roma, Monchi.

Monchi:
“Buonasera, sono qui per presentare il nuovo tecnico della Roma Eusebio Di Francesco. Per la Roma, e anche per me, è una giornata felice perché torna a casa uno di noi, uno che ha già vissuto Roma. Per me è molto importante, quando Spalletti ha deciso di andare via, abbiamo scelto Di Francesco, lo ringraziamo per aver accettato la nostra proposta.”

Di Francesco:
“Ringrazio il presidente e tutti i direttori per l’opportunità, è un’occasione unica. Ringrazio il Sassuolo, a partire dai magazzinieri, i tifosi, i direttori, i giocatori. Ringrazio il dottor Squinzi per la fiducia mostratami, il Sassuolo resterà nel mio cuore.”

Che idea si è fatto della Roma in questi anni?
“È una squadra forte con profili interessanti che purtroppo ha avuto di fronte una grande squadra come la Juventus. E’ una squadra di alto livello.”

Quanto sarà d’aiuto avere il pubblico accanto?
“Avendolo vissuto in prima persona è fondamentale, sono convinto che saranno il dodicesimo uomo in campo, chi vive e indossa questa maglia ha sensazioni uniche, la curva trasmette quel qualcosa in più che serve ai calciatori, voglio portare senso di appartenenza a questa maglia.”

La Roma sembra una squadra contraddittoria.
“Noi dobbiamo lavorare e io sono pronto. Di contraddittorio c’è il fatto che sono stati battuti diversi record, Dzeko ha fatto più di 30 gol, e il lavoro c’è stato, ma per raggiungere i traguardi serve qualcosa in più e io sono qui per questo.”

Quale valore aggiunto può dare uno stadio di proprietà?
“Un valore positivo all’ennesima potenza. Permetterebbe di avere il tifoso più vicino, sarebbe il futuro per rimanere nei top club europei, la volontà di avere uno stadio è univoca, sono convinto che ce lo avremo e mi auguro di essere qui per l’apertura.”

Rüdiger e Salah saranno ceduti?

Monchi:
“Come ho già detto durante la presentazione, non abbiamo intenzione di vendere giocatori e vogliamo affidare al mister una squadra competitiva. I due nomi che ha citato è vero che piacciono, Salah piace a un club inglese e decideremo secondo le circostanze, il prezzo lo faremo noi. Su Rüdiger non ci sono offerte, zero possibilità che vada via.”

Tra i suoi obiettivi c’è quello di lavorare con Totti?
“La società ha parlato con Totti, a breve dovrà dare una risposta, ho un legame particolare con lui, è abbastanza grande per scegliere il ruolo che vuole, voglio continuare a lavorarci insieme.”

La Roma ha cambiato 8 allenatori in 7 anni.
“Io penso al mio lavoro, sono convinto di trasmettere i valori della società e di questo ambiente che conosco. Voglio trasmettere entusiasmo. E ciò deriva dai nostri comportamenti, dall’essere vicini alla gente ed essere sinceri, ma facendo risultati che sono alla base del calcio, e magari facendo divertire, che è quello per cui i tifosi vengono allo stadio.”

È difficile allenare a Roma? L’ambiente?
“Non mi sto ponendo tanti problemi, la cosa più importante è di cercare di creare grande compattezza, lavorare insieme per un obiettivo comune, ci saranno momenti difficili, ma noi vogliamo che ci sia un percorso più in discesa che in salita. Fa parte di questo lavoro, sapendo che questo può essere un ambiente particolare, ma sono sereno.”

Ha parlato con Zeman o con altri colleghi?
“Non ho parlato con nessuno, ho tanti amici nel calcio e sono contento di averli. Sono convinto che questa sarà un’esperienza diversa da quella che ho vissuto da giocatore, ma dobbiamo trasmettere consapevolezza e una grandissima umiltà nel lavoro. Lo sottolineo: devo trasmettere questo nei giocatori, devono essere disponibili.”

Berardi è un giocatore che ha sempre apprezzato. Ci sono possibilità che la raggiunga alla Roma?
“Ne risponde il direttore. Sul giocatore dico che ha grandissimi mezzi, ed è una cosa che ho detto anni fa e che penso ancora, ma non significa che sia un nostro obiettivo. E’ un giocatore di altissimo profilo.”

Farà richieste di specifici giocatori, oppure sarà la società a scegliere?
“Mi chiede se sono aziendalista? (ride) La scelta di Hector Moreno è stata condivisa, io lavoro con il direttore per far crescere la Roma, siamo un’unica entità, lavoriamo per il bene della Roma, ritengo che noi insieme cercheremo di mettere una squadra molto forte. Lavoriamo insieme vero direttore? (ride).”

Altri giocatori rischiano di essere ceduti? Manolas e Nainggolan?

Monchi:
“Come ho già detto la Roma non è un supermercato. Partiamo dal secondo posto appena conquistato e dalla volontà di lottare per i nostri obiettivi. Non ci sono squadre che non vendono in assoluto, come ho già detto non è vendere ma comprare male, se qualcuno esce bisognerà sostituirlo bene. Non ci sono trattative aperte se non per Salah.”

Cosa cambia allenare la Roma rispetto alle squadre di provincia?
“Anche se ho allenato una squadra piccola come il Sassuolo, non ho mai avuto un atteggiamento remissivo, con la Roma sicuramente il modo di fare calcio non cambierà, cercheremo sempre di fare la partita e magari cambiare a secondo dell’avversario, dipende dalle situazioni, partiremo da un sistema di gioco sul 4-3-3, che è quello dove mi esprimo meglio, poi magari ci saranno cambiamenti a seconda della partita.”

Moreno è stato un colpo a sorpresa. Ci possiamo aspettare un nuovo colpo nei prossimi giorni?
“Il mio obiettivo non è acquistare giocatori di cui non parlate (ride), però ci sono giocatori di cui si fanno i nomi che ci piacciono. Lavoriamo con il mister e so già quali giocatori vuole il mister, sappiamo dove dobbiamo rinforzarci, abbiamo condiviso alcuni nomi e alcuni progetti sono in fase avanzata ma non credo ci saranno sorprese nel brevissimo termine”.

Nainggolan trequartista nel 4-3-3? Dove vede eventualmente Pellegrini?
“Pellegrini è un’ottima mezzala, la società ci sta lavorando, ha avuto un bellissimo percorso di crescita, è impressionante. Nainggolan può fare 18 gol da mezzala, anche se dovesse partire lateralmente in un sistema di gioco coordinato, potrebbe inserirsi maggiormente, poi ci sta anche l’intelligenza delle situazioni e capire dove cambiare in dinamica, anche durante la gara. Però voglio sottolineare una cosa: io sono stato scelto perché faccio un certo tipo di calcio ed è giusto che io trasmetta il mio pensiero di calcio ai giocatori ed è fondamentale.”

State cercando un secondo portiere da affiancare ad Alisson?

Monchi:
“Al momento abbiamo Alisson, Skorupski e Lobont, stiamo bene così”.

Lei ha sempre detto che per un 4-3-3 servono 6 attaccanti, è sempre della stessa idea? La società sta operando?
“La società si sta muovendo, io spremo a livello fisico gli esterni e le mezzale, abbiamo necessità di essere competitivi, ci servono giocatori di qualità per competere in tutte le partite.”

Quale obiettivo la renderebbe contento?
“Non faccio proclami. Prima ho parlato di grandissima umiltà nel lavoro e da questo possiamo ottenere grandi risultati. Io so quali sono le speranze della gente. Viviamo di concretezza e speranza, se partiamo da questo, dalla base che ti dà l’entusiasmo, che ti coinvolge e sta anche a noi renderlo così, abbiamo fatto già un passo in avanti:”

E’ vero che si è innamorato di Di Francesco durante il match contro l’Athletic Club in Europa League? L’ha scelto perché è il più spagnolo degli allenatori italiani?
“Non l’ho scelto perché è il più spagnolo degli allenatori italiani. Mi sono sempre piaciute molte cose di Eusebio, quello che ha fatto il Sassuolo ultimamente ha fatto molto rumore, una squadra piccola, con rispetto parlando, che è cresciuta moltissimo, quando si vede un percorso del genere si attira l’interesse di tutta Europa. Eusebio mi piace perché incarna molte cose che voglio abbia la Roma, la cultura del lavoro ed è competitivo.”

Dove vede collocato Florenzi?
“Auguriamoci che si metta a posto e portarlo in ritiro già a Pinzolo. Può fare moltissimi ruoli, però voglio lavorare nella specificità dei ruoli. Attacca molto bene la porta, ha un ottimo tiro ma ha fatto bene anche il terzino, deve migliorare dal punto di vista difensivo… ma lo voglio allenare prima di identificarlo in un ruolo.”

Quant’è importante De Rossi?
“La prima persona che ho chiamato è stata De Rossi, richiama il senso d’appartenenza. Mio figlio che gioca nel Bologna, è che è un grande tifoso della Roma perché ha vissuto qui, dice che il suo idolo è De Rossi. Lui è il primo a esultare se segna un compagno, è un’immagine che devono prendere d’esempio. Conosciamo il valore di Daniele, sarà il punto di riferimento della squadra, al di là se giocherà titolare o no, tutti avranno le stesse chances se si impegnano.”

Ha fiducia in Bruno Peres? Per Monchi, sarà riscattato?

Di Francesco:
“Ci possono essere delle difficoltà soprattutto quando si va in grandi squadre. Bruno Peres ha spesso giocato a 5, se deve giocare a 4 deve migliorare ma lo tengo in grande considerazione, lo valuterò in ritiro.”

Monchi:
“Credo che il mister sia stato chiaro. Io conoscevo Peres già ai tempi del Torino e mi è sempre piaciuto e deve tornare quello visto in maglia granata. Con Di Francesco può riuscirci.”

Strootman e Paredes potrebbero essere ideali per il suo centrocampo?
“Sì, Paredes può giocare al centro nel 4-3-3. O come mediano nel 4-2-3-1. Strootman è un’ottima mezzala, dopo l’infortunio è diventato una sorta di capitano in campo, può fare la mezzala e nell’ultima parte della stagione ha mostrato quelle qualità che aveva in Olanda e che lo hanno permesso di essere alla Roma.”

 

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