Di Francesco: “Non sento le pressioni, devo pensare solo al Chelsea”

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Il Mister giallorosso ha risposto alle domande dei giornalisti, durante la conferenza stampa per Chelsea-Roma, valevole per il terzo turno di Champions League, in programma stasera alle ore 20.45.

 Cosa si aspetta dalla partita?
“Voglio un approccio differente rispetto al match contro il Napoli, sapendo che c’è un’altra squadra che metterà in campo un approccio feroce, avendo perso contro l’ultima in classifica. In campo ci saranno due squadre, io guardo la mia. Cercheremo di approcciarci al meglio. Le assenze contro il Napoli? Parliamo di una partita e di un approccio non buono. La squadra ha reagito e dobbiamo essere consapevoli che la differenza col Napoli non è così elevata. La possibilità di poter cambiare c’è sempre”.

Come sta la squadra? 
“Sono venuto a Roma per collaborare e per crescere tutti insieme. Ciò che si fa, si fa insieme. Io sono il primo responsabile. Capita che gli infortuni ci siano anche qui al Chelsea. In tante situazioni che sono capitate ci sono accaduti degli infortuni in maniera casuale. Per il futuro oggi come oggi mi interessa parlare più del Chelsea che di altro”.

Sente le pressioni attorno a lei?
“Non le sento e non le vedo. A Roma è sempre così. Oggi la cosa importante è prepararsi bene per i tre punti, non bisogna accontentarsi. Bisogna cercare di vincere le partite nonostante sappiamo di avere davanti una squadra fortissima. Così si cresce. Non posso pensare all’Atletico Madrid, devo pensare al Chelsea. Questa è una tappa importante per i miei calciatori affinché si possano riprendere ciò che hanno lasciato per strada contro il Napoli”.

Le condizioni di Gonalons? 
“A Baku si fa una valutazione su quello che gli è accaduto dopo i primi 30 minuti. Penso che sia andato nel pallone dopo il primo errore. Questo non deve succedere ma è successo. Nello stesso tempo lui è splendido e si allena in modo eccellente. Mi ha dimostrato che può essere competitivo e che ha superato quel momento. Domani potrebbe essere della partita”.

La diversità di velocità in Champions League? 
“Credo che ogni calciatore abbia 3 qualità, psicologiche, tecniche e fisiche. Il top sarebbe abbinarle. Ci sono tante squadre abituate a questi match. Dobbiamo iniziare a mantenere il livello alto correndo. Successivamente dobbiamo puntare alla testa e alla qualità”.

 

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