Il mister giallorosso ha parlato nella conferenza stampa, prima del big match in trasferta contro il Napoli, in programma domani alle 20.45 allo Stadio San Paolo:
All’andata la Roma giocò in maniera timorosa nel primo tempo e meglio nel secondo. Si riparte da lì?
“Siamo distanti da quella partita ma l’atteggiamento deve essere quello del secondo tempo. Non cambia la mentalità ma dobbiamo rimanere in partita con più continuità, cosa che è mancata nelle ultime gare. Non possiamo permettercelo contro il Napoli, una squadra in grande condizione mentale e fisica”.
Gli indisponibili?
“Radja deve ancora smaltire i postumi dell’operazione per il dente perso e deciderò domani se schierarlo. Pellegrini è a disposizione. El Shaarawy e Defrel si sono allenati bene in settimana. Il francese ha avuto qualche problemino ma potrebbero giocare, così come tutti gli altri. Non ho deciso ancora nulla”.
L’anno scorso pareggiò sia all’andata e sia al ritorno con il Sassuolo contro il Napoli.
“Cambiano le squadra ma non l’atteggiamento e la mentalità. Dal punto di vista tecnico e fisico, al Sassuolo avevo giocatori inferiori ma l’atteggiamento ci ha portato a raggiungere risultati importanti. Noi abbiamo le potenzialità per fare bene a Napoli, nonostante la classifica dica altro”.
Rispetto a 10 anni fa quando affrontò Sarri per la prima volta in serie C, quanto siete cambiati??
“Lui ha iniziato molto prima di me, ora è tra i migliori in circolazione e al di là del sistema del gioco, è la mentalità ad averlo portato qui”.
Lei allenerebbe Balotelli?
“Certo. Ci ho parlato prima di andare al Sassuolo e volevo portarlo con me. Poi non trovammo le condizioni ma è un giocatore stimolante. Ha grandi mezzi”.
La Roma tra le big è quella ad aver fatto meno punti negli scontri diretti.
“Più andiamo avanti e meno possibilità abbiamo per riprenderci la Champions, e le partite diventano di meno. Sicuramente, non aver fatto molti punti con quelle davanti ci ha tolto qualcosa, ma abbiamo l’occasione per migliorare e dobbiamo provarci”.
Il problema è che la squadra non fa quello che chiede o lo fa sbagliando?
“Non diamo continuità a determinati movimenti. Se loro non volessero fare ciò che chiedo non lo farebbero mai. Se invece vediamo una loro ricerca di fare ciò che chiedo per poi perdersi significa il dover lavorare sull’aspetto mentale. Non va bene che alle prime difficoltà perdiamo il filo conduttore, con troppa facilità usciamo dalla partita al primo ostacolo. L’aver rimontato poche volte è un segnale”.
Si è raggiunto un compromesso con la squadra nel confronto avuto in settimana? Che risposte ha avuto? Ha messo in discussione parte delle sue idee?
“Al di là di cosa posso aver detto alla squadra, voi confondete la disponibilità e l’educazione con il poco carattere e la poca personalità. Per poter arrivare a qualcosa di importante, la condivisione è fondamentale. Quando parlo con i ragazzi, ascolto. Qualcuno ha scritto che ascolto e poi decido io ed è vero. Così come ascolto voi e vi rispondo con educazione. Non è un segno di debolezza, però, e mi dà fastidio che questa cosa venga confusa. Deciderò io il sistema di gioco e i giocatori faranno quello che dirò sempre io. Quando vedrò che non ci sarà risposta sarò io il primo a salutare”.
Il suo regista ideale?
“De Rossi ha più esperienza e capacità nella gestione della palla. Gonalons ha più capacità fisiche nel recuperare in campo aperto alcune situazioni. Possono però entrambi interpretare quel ruolo. Ma dobbiamo rimanere corti, al di là del sistema di gioco. Noi siamo bravi a rimanere compatti, se poi ci allunghiamo le cose non vanno. Strootman ha fatto benissimo quel ruolo a San Siro ma l’ha fatto anche perché aiutato dagli altri. Si parla spesso dei singoli ma il concetto di fondo è sempre di squadra”.
IO SO DA LAZIO … … … ma quel rigore NON lo avrei voluto, così come ha fatto capire il Mister … … poi non abbiamo infierito sul sassuolo come ha fatto la juve o dico una corbelleria?