Che il turnover di mister Di Francesco stesse portando benefici in termini di prestazioni e soprattutto risultati è sotto gli occhi di tutti ma analizzando bene l’incidenza dei singoli, notiamo come la spinta maggiore non arrivi dai nuovi innesti in rosa bensì dalla cosiddetta “vecchia” guardia.
Con Schick ancora fermo per problemi di salute; Kasdorp out fino a fine stagione e Gonalons, Under, Moreno, Defrel non ancora al centro delle luci della ribalta possiamo affermare quindi che, fatta eccezione per Kolarov, non è certo il mercato targato Monchi ad aver inciso prevalentemente.
Ne deriva che il lavoro del mister giallorosso è incentrato soprattutto sul recupero di alcuni giocatori in passato tanto criticati dalla piazza: Juan Jesus, Gerson (fresco di doppietta al Franchi), Alisson e B. Peres sono l’emblema di un tesoro recuperato.
Un tesoro in termini calcistici ma anche finanziari dato che la società americana ha dimostrato fin dall’inizio di puntare molto sulla valorizzazione economica del calciatore.
Parliamo di circa 50 milioni di euro (fonte: transfermarkt.it) che fino a qualche tempo fa sembravano volatilizzati ma che ora l’allenatore abruzzese ha recuperato con intelligenza, dedizione al lavoro e quell’umiltà che sempre lo contraddistingue.
A questo punto la domanda sorge spontanea: la cura Di Francesco avrebbe sortito effetto anche per il tanto criticato e deludente Iturbe?
Andrea Carrarini