Federico Ricci: “Mio fratello era il pupillo di Luis Enrique, per me Garcia determinante”

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Federico Ricci, trequartista e ala di proprietà della Roma e in prestito al Crotone, ha rilasciato un’intervista al Guerin Sportivo:

“Mi sono sentito a lungo sulla graticola, ma proprio questa continua incertezza è risultata alla fine utilissima. Ho imparato un sacco di cose anche quando non giocavo. In un anno e mezzo di Primavera con De Rossi, per dire, ho fatto fatica a vedere il campo. Anche con Stramaccioni, negli Allievi nazionali, ho avuto momenti di difficoltà. E tuttavia, a livello caratteriale, l’esperienza mi è servita. Ho compreso per esempio l’importanza del lavoro, il mezzo più efficace per esprimere il proprio potenziale”.

Poi qualcosa è cambiato: “E’ capitato tutto all’improvviso. Nelle giovanili venivo messo in concorrenza con il mio gemello Matteo. Sembra incredibile, ma ci siamo trovati a giocare a turno: dentro l’uno, fuori l’altro, in continua alternanza. Tutti e due però, siamo stati aggregati alla prima squadra, tre anni fa, per il ritiro precampionato. Finché la Roma non ha deciso di mandare Matteo in Toscana a maturare: Pistoiese, Grosseto e adesso Pisa. Sta facendo benissimo, gol e assist preziosi. Nella Roma era il pupillo di Luis Enrique, nel gioco si ispirava a Pjanic”.

Garcia determinante: “Le vie del calcio sono infinite. A volte c’è una componente di casualità. Nel mio caso è stato determinante l’arrivo di Rudi Garcia, che ha semplificato il mio modo di stare in campo. Mi spiace che la sua storia con la Roma sia finita così. Gli sono grato, perché grazie a lui mi sono ritrovato, a sorpresa, a debuttare in Serie A”.

Il prestito al Crotone, come Florenzi:  “Qualcuno ha già azzardato paragoni scomodi. E’ ovvio: sarebbe bellissimo ricalcare ciò che ha fatto Florenzi, ma lui, al momento, è di un’altra dimensione. Giovane com’è, è già il terzo capitano della Roma dopo Totti e De Rossi. Anche a Madrid, nella partita di Champions, ha giocato con la fascia al braccio. Lo apprezzo perché, sulla destra, sa giocare con la medesima disinvoltura in tutti i ruoli”.

Ipotizzabile un ritorno a Roma?  “Non saprei. Sono in prestito con diritto di riscatto, si deciderà tutto a fine stagione. Diciamo che la trattativa, rispetto a quella avviata per Florenzi, sarebbe un po’ più agevole. Per riprendere lui, la Roma ha dovuto sborsare una cifra impegnativa perché nell’operazione non aveva previsto il contro-riscatto”.

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