Europei Under 21: i talenti di casa Roma

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Ieri si è aperta ufficialmente la 20a edizione del Campionato europeo di calcio Under 21. Una vetrina importante per molti giovani e per le varie federazioni, che in caso di qualificazione per le semifinali staccheranno anche un biglietto per le Olimpiadi di Rio del 2016*.

L’Italia del ct Gigi Di Biagio annovera tra le sue file ben 3 giallorossi, Barba, Romagnoli e Viviani, oltre ad un ex figlio della Primavera della Roma, Sabelli, ora in forza al Bari.

Il calciomercato negli ultimi anni ha virato spesso verso realtà lontane che hanno portato a Trigoria talenti presunti, a volte mancati, a scapito di un settore giovanile che da sempre ha consegnato alla prima squadra dei calciatori veri, validi e cosa che non guasta, attaccati alla maglia.

Dei calciatori giallorossi impegnati nella kermesse che si sta disputando in Repubblica Ceca, il solo Romagnoli sembra essere destinato a vestire la maglia giallorossa nella prossima stagione.

Federico Barba, nato nella capitale il 1° settembre 1993, si è tolto la soddisfazione non solo di esordire in Serie A ma anche di collezionare 14 presenze e due reti (una delle quali contro la Lazio) con l’Empoli di Sarri. In maglia giallorossa dopo essersi aggiudicato il torneo Allievi Nazionali è diventato anche campione d’Italia Primavera nel 2011. Dopo un’esperienza in B con la maglia del Grosseto si è trasferito sempre nella serie cadetta all’Empoli con la quale ha conquistato una promozione in Serie A e una salvezza.

Da un Federico ad un altro sembra ormai alla fine il rapporto tra Viviani e la Roma; infatti il centrocampista di Lecco sembra essere diventato un oggetto del desiderio per diversi club di seconda fascia, Palermo in  testa. Dopo l’esordio in giallorosso, nella sfortunata stagione con Luis Enrique alla guida (9 presenze e 0 gol tra campionati e coppe), e dopo le esperienze con le maglie del Padova e del Pescara, sembra aver raggiunto finalmente un importante grado di maturità giocando con continuità a Latina, dove in una stagione e mezza è riuscito addirittura a realizzare 11 reti in 54 apparizioni. Anche lui fa parte di quella “nidiata” di Alberto De Rossi che vinse il campionato Primavera nel 2011, bissando poi la stagione successiva con la Coppa Italia di categoria con la fascia da capitano al braccio.

Alessio Romagnoli sembra invece essere un predestinato per continuare quella tradizione che da Amadei a Florenzi, passando per Di Bartolomei e Giannini, ma anche Aquilani e De Rossi, scomodando anche Totti, ha visto molti ragazzi conquistarsi un posto da protagonisti in prima squadra direttamente dal settore giovanile, grazie a talento, sudore e senso di appartenenza. Classe 95, portodanzese di nascita, fa il suo esordio in prima squadra non ancora maggiorenne nel dicembre del 2012, quando il maestro Zeman lo schiera titolare nella vittoria casalinga contro l’Atalanta in Coppa Italia. Dopo appena 11 giorni si toglie la soddisfazione di esordire anche in Serie A e alla seconda presenza, a marzo contro il Genoa, segna il suo primo gol nella massima serie. Legato alla Roma con un contratto con scadenza 2018, dopo le 11 presenze accumulate nella prima stagione di Garcia si va a “fare le ossa” in una piazza importante come quella di Genova, sponda blucerchiata, dove diventa un pilastro della difesa di Sinisa Mihajlovic (30 presenze e 2 reti). Impegnato in questo torneo per nazionali di categoria può vantare anche uno stage con la nazionale maggiore (sotto la guida Prandelli).

Ma gli altri club come si comportano con i giovani? Sportiello e Zappacosta titolari inamovibili nell’Atalanta, Rugani 78 presenze in 2 anni nell’Empoli e riscattato interamente dalla Juve, Sturaro richiamato in anticipo dai bianconeri e titolare nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid, Cataldi autore di ottime prestazioni con la maglia della Lazio, Berardi (anch’egli di proprietà della Juve) che nelle prime due stagioni in massima serie ha segnato gli stessi gol che Messi è riuscito a realizzare soltanto nei primi 4 anni al Barcellona.

In questa stagione la Roma Primavera ha avuto la sfortuna (e forse anche il naturale calo fisico) di perdere ben due semifinali e una finale: contro il Chelsea (poi campione) nella Youth League, contro la Lazio nelle final eight del campionato di categoria e la doppia sfida per l’assegnazione della Coppa Italia, sempre contro i biancocelesti. Essersi confrontati contro i migliori Under 21 d’Europa è stato un test importante per i ragazzi di De Rossi, che alla prima squadra in questa stagione ha prestato tra gli altri Verde e Pellegrini.

Ben vengano gli investimenti oltreoceano fatti da Sabatini, ma non a scapito dei ragazzi cresciuti nel settore giovanile che dopo il Torino, fresco campione d’Italia, può contare più titoli nazionali di categoria e soprattutto con la speranza di non trovarci più a dover raccontare storie come quella di Gianluca Scamacca.

* Nel caso in cui l’Inghilterra raggiungesse le semifinali, il quarto posto valido per la qualificazione alle Olimpiadi si assegnerebbe tramite uno spareggio tra le terze classificate dei due gironi.

Domenico Rimedio (da canaleroma.it

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