Ettore Viola, figlio dell’ex presidente della Roma Dino, ha parlato su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”. Queste uno stralcio delle sue parole:
Mourinho era stato bollito come Ancelotti.
“Quando ha vinto il Triplete con l’Inter, mi piaceva perché era protagonista con le sue interviste. È un gran personaggio, la proprietà non parla, ma ci pensa lui. Si è commosso parlando di famiglia, non ho mai sentito un tecnico parlare così. È un grande trascinatore, negli spogliatoi ci sa stare e i giocatori lo accettano con entusiasmo. Questo è fondamentale”.
Mourinho ha vissuto un anno di tensione eccessiva?
“Sì, perché credo sia venuto con altri presupposti. La campagna acquisti non penso corrisponda ai suoi desideri, però ha portato la squadra a una finale. È stato criticato per l’ampio turnover con il Bologna, però ha comunque pareggiato e poi ha passato il turno in Conference League. La Roma ha 5-6 elementi validi, ma gli altri devono essere rivisti e possibilmente ceduti”.
Perché lo stadio è sempre pieno?
“I tifosi della Roma volevano tornare allo stadio, poi Mourinho è un protagonista, un animatore di indubbia qualità. È un capopopolo che ti trascina, già solo vederlo vale il biglietto. Mourinho all’inizio ha visto uno stadio semi-vuoto, ma poi 60.000 sostenitori ti fa un certo effetto e ti fa commuovere. La Conference League è comunque un trofeo europeo, poi lo stress che ha un tecnico in campo è tanta roba”.
Un consiglio da dare a Mourinho?
“La nostra Roma non era preparata per Roma-Liverpool, non avendo esperienza abbiamo fatto un ritiro fuori Roma e non fu la scelta esatta. Se avessi giocato da un’altra parte, avremmo vinto. Entrammo traballanti, Pruzzo si sentì male, abbiamo sentito troppo la sfida. C’è stato un esagerato entusiasmo come se il percorso fosse già chiuso. Mourinho sa sicuro come fare comunque”.