Ettore Viola, figlio del Presidente Dino, è intervenuto nel corso della trasmissione “Bar Forza Lupi”, in onda su Centro Suono Sport 101.5 fm. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla pandemia
“C’è una grande ansia, un grande dolore. Continuano a morire medici e ammalati. Si tratta di un momento tragico e speriamo di uscirne il prima possibile”.
Sull’ipotesi di far ripartire la Serie A il 17 Maggio
“Ognuno può fare le proprie considerazioni ma fino a quando il contagio è nell’aria non si potrà dire nulla. Siamo nelle mani di Dio e faccio fatica ad immaginare una data. La FIFA e la FIGC fanno bene a pensarci perché capisco gli interessi ma la cosa è complicata. Guardiamo in Italia: c’è chi vuole continuare, tipo Lazio e Napoli; c’è chi è attendista come la Roma e c’è chi, invece, vorrebbe finire subito, come Spal e Brescia, ma chi decide è il virus. Si può forse immaginare una data di fine ma non di ripartenza. Poi i giocatori devono anche rimettersi in forma. Sfido chiunque ad immaginare una data. Ora si possono fare solo supposizioni”.
Sulla scomparsa di Piero Gratton e sullo storico lupetto stilizzato
” Fu Anzalone a dare l’incarico a Gratton di occuparsi della pubblicità e lui creò il marchio della squadra. Nacque così questo lupetto che debuttò in una partita contro la Juve: la Roma vinse 1 a 0 grazie ad un gol di Di Bartolomei. Il lupacchiotto creò a mio padre un po’ di perplessità perché era stato creato nell’ultimo anno della presidenza di Anzalone, che era stato molto difficile. Poi però vennero la Coppa Italia e lo scudetto e mio padre cambiò idea: guai a chi gli toccava il lupetto! Diciamo che lo adottò a distanza….”
Sul passaggio di proprietà della società
“Penso che il Corona virus abbia creato difficoltà a tutti gli imprenditori del mondo. Friedkin inoltre è nel settore automobilistico e anche nello spettacolo, entrambi molto colpiti dalla pandemia. Mi auguro che si trovi presto una soluzione perché Pallotta stava per vendere e se dovesse rimanere lui ci sarebbe ancor meno entusiasmo. La mia speranza è che si possa risolvere magari ad una cifra minore”.