EMIDIO ODDI: “SHAKHTAR DA NON SOTTOVALUTARE, MA, SE GIOCA COME SA, LA ROMA PASSA IL TURNO”.

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Emidio Oddi, detto “Il Leone”, difensore giallorosso dal 1983 al 1989 è intervenuto in diretta al “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5, per parlare della Roma e degli ottavi di Champions.

Tu hai raggiunto il traguardo della finale di Coppa di Campioni nel 1984, eliminando diverse squadre dell’est Europa. Cosa pensi dello Shakhtar? Quali insidie nasconde questo sorteggio?
“Quando si arriva agli ottavi le squadre sono tutte attrezzate, quindi bisogna stare attenti. Mi ricordo che il Dundee in semifinale sembrava una squadra abbordabile, ma perdemmo 2-0 in Scozia. Poi, in casa, con la legge del 3-0 passammo il turno. Mai pensare che le partite siano facili.
Le insidie possono arrivare anche da fattori ambientali, come il fatto che si giocherà a temperature ampiamente sotto lo zero”.
Le squadre dell’Est e del Nord Europa hanno un po’ cambiato il modo di fare calcio nel corso del tempo. Ad oggi, ad esempio, lo Shakhtar ha molti calciatori brasiliani che hanno alzato il tasso tecnico della squadra.
“Prima le squadre dell’est erano fisicamente eccezionali, ma tecnicamente meno pronte; ora ci sono giocatori di tecnica buona perciò bisogna stare attenti. Se la Roma gioca come sa però può passare il turno”.
La Roma degli anni 80 permetteva ai tifosi di sognare. Oggi, invece, vincere è considerata utopia dai romanisti, viste le corrazzate che ci sono in Champions.
“Prima avevamo stranieri fuoriclasse, come Falcao e Cerezo, e italiani tipo Conti, Ancelotti, Graziani, Pruzzo, tutti campioni che erano anche in nazionale. Ora ci sono meno italiani e pochi fuoriclasse: quindi è complicato competere con squadroni tipo Bayern, Real. Oggi facciamo la parte delle squadre dell’Est di quei tempi”.
Ad oggi i giocatori di fama internazionale sono in altri campionati. Negli anni 80 invece ti trovavi a marcare personaggi come Zico, Maradona, Rumenigge che giocavano in Italia.
“Io infatti un po’ invidio i difensori di oggi che marcano giocatori normali che sicuramente non sono a livello di fenomeni come Maradona e Rumenigge. Sono orgoglioso però di aver marcato giocatori di questo calibro”.
Quale è stato l’attaccante che non ti faceva dormire?
“Altobelli. Con lui ho avuto sempre problemi. Non riuscivo a tenerlo. Una volta sono anche stato espulso per provare a fermarlo. Era alto e rapido e quindi non riuscivo a capire il suo punto debole”.
Tu  hai giocato sia da Centrale che da Terzino nella Roma. Quale ruolo ti piaceva di più?
“Con Liedhom ho giocato centrale o esterno perhè lui voleva difensori che facessero tutti e 4 i ruoli. A me però piaceva di più fare l’esterno perchè potevo spingere e fare anche dei gol da terzino sinistro”.
Cosa pensi della difesa attuale della Roma?
“A me non piace tantissimo. Manolas è un buon difensore anche se a volte fa un po di confusione. I terzini non mi convincono molto. Sono dei terzini adattati in quanto sono più ali e quindi in fase difensiva lasciano un po’ a desiderare. Non sono dei marcatori perchè sono più attaccanti che difensori”.
Di Massimo D’Adamo

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