L’attaccante giallorosso ha rilasciato un’intervista all’AS Roma Match Program:
Come si sente a pochi giorni da Italia-Svezia?
“Dopo la mancata qualificazione al Mondiale sono molto deluso e dispiaciuto per quello che è successo. Nessuno di noi si aspettava finisse così. Allo stadio c’era una atmosfera surreale a fine partita ma bisogna ripartire e guardare avanti”.
Per alcuni dei suoi compagni si chiude un’epoca :Buffon, Barzagli e De rossi?
“Sì loro tre hanno dato tantissimo alla maglia azzurra e una non qualificazione non cancella quanto di buono fatto. Hanno fatto la storia azzurra, hanno vinto un Mondiale e per questo dobbiamo ringraziarli. Personalmente devo dire loro grazie per come mi hanno accolto quando sono entrato in Nazionale, mi hanno aiutato tantissimo. Hanno sempre lavorato con grande professionalità nonostante avessero vinto tanto, con grande umiltà. Ci mancheranno tantissimo. Io sentirò tanto l’assenza di Daniele e proprio per questo sono contento di averlo ancora nella Roma. Per me è un punto di riferimento: un giocatore ma soprattutto un uomo, una personalità che sa guidare il gruppo, con grande carisma e personalità. Sono davvero contento di continuare a giocare con lui. La reazione di Daniele al momento della sua entrata in campo è stata di cuore, di attaccamento alla maglia. Ho sentito che c’è chi dice che si è rifiutato di entrare, non è assolutamente così, il suo intento era solo vincere la partita. Tutti lo conosciamo e sappiamo che mai si tirerebbe indietro, il suo unico pensiero è sempre per la squadra”.
Il Derby?
“E’ sempre una partita molto speciale e molto sentita. Sappiamo quanto sia importante non solo per noi giocatori ma per tutto l’ambiente. La si prepara da più di una settimana e dobbiamo fare risultato per continuare a dare continuità alle vittorie. Lo stadio pieno sarà un motivo in più per cercare di fare bene. Ho gia’ segnato nei derby ed è sempre una grande soddisfazione. Dei due segnati con la Roma quello che ricordo particolarmente è il primo, perché alla fine abbiamo vinto. Spero di ripetermi sabato ma la cosa più importante sono i tre punti. Il supporto dei tifosi per noi è sempre stato fondamentale, un uomo in più, una forza incredibile. Il derby è una partita che si prepara da sola, la carica la trovi dentro di te. Bisogna andare in campo sereni e fare quello che sappiamo fare, con convinzione e abnegazione. Abbiamo grandi qualità, con giocatori di grande personalità. Sarà una gara difficile, loro sono in un buon momento, ma noi possiamo dire la nostra con tutti e la partita con il Chelsea lo ha dimostrato. Ci giochiamo una bella fetta di campionato in questa partita e una vittoria ci darebbe tanta fiducia per le gare che arriveranno, per questo dobbiamo cercare di vincere”.
Come organizza il turnover Di Francesco?
“Il mister ha sempre dimostrato di avere le idee chiare. Ha sempre fatto sentire tutti importanti. Ha saputo farci rifiatare nei momenti giusti e chi aveva giocato di meno. Sta facendo un gran lavoro, e noi dobbiamo essere bravi ad ascoltarlo e cercare di fare quello che ci chiede. Il mio momento? La doppietta al Chelsea è stata significativa, in un buon periodo anche a livello mentale. Mi porterò dietro quella prestazione a lungo, la prima doppietta in Champions. Sono quei momenti che non ti scordi mai. Io sto semplicemente ripagando la fiducia che il mister mi dà, sta gestendo il gruppo bene. Io mi trovo bene e il mister ha saputo gestirmi anche mettendomi a destra, ne abbiamo parlato molto e non ho avuto problemi a mettere in pratica quello che mi chiede. Il mister fa fare molti movimenti agli esterni, vuole soprattutto che veniamo a centrocampo e prendere palla, per andare in profondità oppure tagliare dietro al difensore. Sono meccanismi che proviamo sempre in allenamento, insieme alla fase difensiva. Attacchiamo sempre l’avversario, cerchiamo sempre di pressare in avanti. Questo ci ha dato una grande iniezione di fiducia. Questa squadra ha potenzialità enormi, lo sta dimostrando e può arrivare molto lontano. Però la mia idea è sempre di ragionare gara dopo gara, nel calcio le cose cambiano in continuazione. Ogni partita per noi deve essere una finale e dobbiamo pensare di vincerla. Poi quello che accadrà lo vedremo. Il nostro obiettivo è migliorare sempre e non avere cali di attenzione”.