Tra due giorni è previsto il match di ritorno tra Roma e Bayer Leverkusen valevole per il quarto turno dei gironi di Champions League. A parlare della partita c’è Giulio Donati, italiano in Germania da due stagioni.
Queste le sue dichiarazioni a la Repubblica:
Sulla fama di Schmidt di essere un allenatore affamato risponde: “Anche spietato, ma corretto e vero. È uno che vuole sempre attaccare, che pratica come Klopp il “gegen-pressing”, e a modo suo rincorre una forma di bellezza che paghi anche in classifica. Sul 2-0 contro la Roma abbiamo continuato ad attaccare. Può sembrare assurdo, magari, ma è così”.
Cultura calcistica in Germania: “Parte dal basso, dalle scuole calcio e quando arriva ai piani alti non è mutata di una virgola. Guardiola e Thiago sono perfetti nell’etica del calcio tedesco”
Differenze tra calcio italiano e tedesco: “Troppe cose, anche invisibili, oppure sotto gli occhi di tutti come quest’abitudine a stazionare poco nella propria metà campo, ad accorciare per “cultura” sui terzini avversari. Oppure come l’esasperazione della tattica: da noi meno della metà di quella italiana”
Infine su Champions e Roma: “Possono cambiare le partite in ogni momento. Ma non possiamo snaturarci nemmeno all’Olimpico. I giochi sono aperti”.