Di Francesco:”Nella difficoltà va tirato fuori qualcosa in più. Ho la fiducia della società. Pellegrini out anche per l’Inter”.

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Il tecnico, accompagnato da Kolarov, ha parlato alla conferenza stampa prima di Roma-Real in programma domani sera all’Olimpico:

Sugli infortunati?
“Pellegrini non sarà a disposizione né domani né contro l’Inter. Per Olsen ci sarà un provino nel pomeriggio, ma siamo fiduciosi. Manolas oggi farà l’ultimo test, se sarà a posto sarà della partita”.

Tante occasioni, ma pochi gol in campionato…
“La mancanza di credere in quello che si fa, calciare con maggiore cattiveria. Lavorare con i ragazzi e dimostrare con una gara importante di dimostrare di non essere quella di Udine. Il concetto di cattiveria è una cosa astratta. Questa cosa si allena ed è un esame di coscienza che mi faccio tutti i giorni.”.

Quanto è importante la partita per il futuro della squadra e di Di Francesco nella Roma?
“Parliamo della squadra. Di me non parlo, perché ho sempre sentito grande fiducia dal parte della società. In Champions abbiamo una buona classifica che possiamo far diventare ottima, con una grande prestazione domani”

Real in crisi un vantaggio?
Siamo due squadre malate che si affrontano ad armi pari. Già che la Roma se la giochi con 9 punti nel girone, penso sia un aspetto di positività per la piazza”.

Quali sono le differenze tra il Real dell’andata e questo?
“Secondo me è molto simile per movimenti e caratteristiche. Vedo differenze a livello psicologico: loro venivano da un buon momento”

Paradosso in caso di vittoria domani vista la sconfitta contro l’Udinese?
“Giochiamola prima la partita. Kolarov ha mandato messaggi positivi. Raddoppiamo quello che dobbiamo fare in campo, a partire dall’allenatore. Nei momenti di difficoltà va tirato fuori qualcosa in più. Continuità, ho sempre detto che questo fosse dove migliorare, trasformandola da negativa a positiva”.

Centrocampo a 3 domani?
“Non voglio parlare di formazione. Non ho deciso nulla, nemmeno il sistema di gioco. Certe partite fanno pensare. Tutti hanno la possibilità di giocare, giovani e non giovani, titolari o non titolari. Potrebbero esserci sorprese domani”.

Quanto è cambiata la Roma dalla gara di andata?
“Come identità è cambiata, ma non è sufficiente. Questo percorso di crescita continua per non incappare in difficoltà. È cambiata la crescita anche di alcuni giovani dai quali devi aspettarti alti e bassi”.

Reazione Kluivert a Udine?
“Questa mi è nuova. Non l’ho vista, non l’ho sentita. Magari era arrabbiato con se stesso”.

Promessa ai tifosi?
“Secondo me non è domani, deve essere sempre: dare il massimo sempre per la maglia che si indossa. Saranno in 65.000 perché la Roma in Champions ha fatto bene. Sono arrabbiati? È normale, lo sono anche io. Il tifoso non mi deve chiedere la formazioni, ma impegno e serietà”.

Incontrare il Real Madrid dopo una sconfitta è un vantaggio?
“Ricordiamoci che giochiamo contro i campioni d’Europa. Dobbiamo fare una grande partita, sotto tutti i punti di vista,se vogliamo vincere. Non mi sono dato una spiegazione della situazione del Real Madrid perché ho tanti cavoli da sistemare a casa mia…”.

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