Di Francesco: “In Champions un altro cammino. A Firenze rigore inesistente, ma dovevamo reagire prima. Le parole di Sousa non mi interessano”.

0
1544

Il mister ha parlato, accompagnato da Dzeko, in conferenza stampa prima della sfida di Champions contro il CSKA in programma domani a Mosca alle 18.55 italiane:

Formazione più coperta con Florenzi alto o più aggressiva con Florenzi basso?
“Non è questo che determina l’aggressività o meno. Anzi, con Florenzi alto si potrebbe essere più aggressivi perché lui è un giocatore più di gamba. Si può fare tutto, Florenzi alto è un’opzione, l’ho già fatto ma non dobbiamo cambiare mentalità e pensare di poter controllare le partite. Sarebbe l’errore peggiore. L’identità e l’idea è quella di non perdere il desiderio di far male agli avversari”.

Qual è il suo stato d’animo dopo Firenze?
“Le immagini del rigore parlano chiaro. Abbiamo subito un rigore che non c’era e questo ha condizionato la squadra. La squadra però avrebbe dovuto reagire ugualmente e abbiamo aspettato troppo per ricominciare a giocare dato che eravamo in dominio della gara. Abbiamo reagito tardivamente. Ci succede spesso, anche con la SPAL. Per diventare grandi e crescere dobbiamo migliorare negli atteggiamenti durante la partita, senza fermarci alle proteste e continuando a giocare”.

Psicologicamente come sta la squadra?
“In campionato abbiamo 27 partite da giocare e non sono poche e dobbiamo dimostrare domani che in Champions stiamo facendo un altro cammino. Dal punto di vista fisico e del sistema di gioco sia cresciuta ma non abbiamo continuità. Insisto sulla continuità, molte squadre vincono al 96′ o anche di misura e questo denota mentalità. Dobbiamo credere nei nostri mezzi se non ci fermiamo a pensare a episodi che possono condizionare la gara”.

Le hanno dato fastidio le parole di Paulo Sousa di ieri?
“Non mi interessano. Ho altre cose cui pensare, molto più importanti. Sta a voi dire se è indelicato o meno dire cose del genere, visto che siete così bravi a leggere nel pensiero di tanti, magari anche nel mio”.

Cos’è cambiato rispetto alle prove tattiche di questa estate, in cui era stato provato il 4-3-3?
“Facevamo difficoltà a creare delle pressioni e ad avvicinarsi ad Edin. Ci schiacciavamo troppo, abbiamo lavorato bene su alcuni meccanismi. Stiamo facendo bene, a Firenze Pellegrini spesso si alzava diventando quasi mezzala e creando sempre dei triangoli offensivi. La squadra lo sta facendo bene e stiamo usciti spesso dalle pressioni della Fiorentina. Mettiamo così più giocatori vicino ad Dzeko”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.