“Della panchina in bilico ho parlato ieri, non sto qui a pensare a me stesso. Sono felicissimo della vittoria. Oggi ce la siamo complicata da soli ma siamo stati bravi a reagire con orgoglio. Ho visto tante altre volte la Roma fare meglio e portare a casa niente ed è stato analizzato solo il risultato, oggi la Roma ha vinto e si dice che abbiamo avuto fortuna. Ci sono abituato. Se sento ancora la fiducia della società? Sono sereno, è normale che ci sono altri che fanno valutazioni. Quello che mi è stato o non mi è stato detto non lo dirò qui, cerchiamo di preparare al meglio la partita successiva. Non bastano punti e prestazione, dobbiamo riprenderci tanti punti che abbiamo lasciato per strada.
Olsen l’ho abbracciato nell’intervallo, nel secondo tempo forse lo ammazzavo (ride, ndr). La squadra ha reagito a tutte le vicissitudini. Centrocampo a tre? Ho cercato di liberare i giovani davanti, in alcuni momenti abbiamo aggredito bene e in altri no. Con due uomini soli abbiamo sofferto, non prendevamo le loro mezzali. Nzonzi ha fatto il centrale, anche se dal mio punto di vista non lo è, è l’unico che può farlo. Ho cercato di liberare Cristante, ho rimesso Zaniolo nella sua posizione più congeniale, non volevo spostare per non fare confusione nell’intervallo. Peggioramento della difesa? Il tempo per lavorare non è tantissimo. L’aspetto mentale è l’attenzione sui calci piazzati, paradossalmente mezz’ora di lavoro l’ho dedicata a questo. Poi giochi in un contesto in cui possono subire il fatto di avere questa maglia, abbiamo sofferto anche questo. Dobbiamo per forza di cose migliorare, nel finale abbiamo preso ripartenze su una palla scoperta leggibilissima. Abbiamo ritrovato serenità e fiducia, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Un difensore in più è una scelta anche per dare maggiore solidità. Sl gol su calcio d’angolo Zaniolo era posizionato male. Per me c’è un errore anche dopo, anche chi lavora dietro deve farlo in modo pessimistico, il pallone può passare. Gli attaccanti stretti? Quando giochi con le due punte si predilige un attaccante di struttura e uno veloce, mettendone due simili si fa più fatica”.