Di Francesco: “A Napoli troppo remissivi, non mi piace. De Rossi out a lungo, Manolas forse”

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Il mister ha parlato in conferenza stampa prima della partenza per Firenze, dove alle 18 i giallorossi affronteranno la squadra di Pioli:

Cosa vorrebbe vedere di diverso rispetto a Napoli?
“Un atteggiamento differente, la capacità di non abbassarsi tanto. Dobbiamo ritrovare questa continuità di atteggiamento e di atteggiamento tattico. Dare continuità alle idee”.

Pastore e Kluivert?
“Si sono allenati in gruppo per la prima volta, Kluivert si è fermato molto meno di Pastore e ha avuto meno ricadute e, quindi, quest’ultimo avrà meno possibilità di scendere in campo dell’olandese anche se saranno convocati entrambi”.

Come stanno De Rossi e Manolas?
“De Rossi non sarà convocato, probabilmente nemmeno contro il CSKA e difficilmente ci sarà con la Samp. Manolas ha fatto oggi il primo allenamento ed è risultato positivo. Sarà quindi a disposizione, valuterò se schierarlo”.

Centrocampo a tre?
“Tutto è possibile ma il secondo tempo a Napoli non mi è piaciuto. Siamo stati troppo remissivi ​​​​​​. Daremo continuità al sistema di gioco adottato nell’ultimo periodo, non vorrei spostare più di tanto la fisionomia attuale della squadra”.

Cristante?
“Nei testi è risultato tra i migliori della squadra fisicamente. La parte psicologica è importantissima in un calciatore. Lui ha grandissima disponibilità, lavora bene, vedremo chi sarà il sostituto di De Rossi, anche Pellegrini può farlo”.

Il baricentro della Roma si è abbassato parecchio quest’anno? Una questione di modulo o è un caso?
“Sono stufo di parlare di moduli ma la domanda mi piace. Il concetto di baricentro basso si lega alle aggressioni. Meno sei bravo a recuperare davanti, meno sei aggressivo e più ti abbassi ed è quello che è accaduto nel secondo tempo di Napoli. Nel 4-2-3-1 hai un giocatore più avanzato per aggredire ma anche nel 4-3-3 una mezz’ala pressa e un’altra rimane più bassa. Sia nel centrocampo a 2 che a 3 si parla di triangoli difensivi e offensivi. I numeri vanno a farsi friggere, è una questione di atteggiamento di accorciare gli avversari con aggressività e ti abbassi meno. Il Napoli è costantemente aggressivo e si abbassa quindi di meno. Questa cosa ci manca e lo dico dall’inizio dell’anno, dobbiamo ritrovarla il prima possibile”.

L’obiettivo è il quarto posto?
“Siamo ovviamente in ritardo ma anche l’anno scorso lo eravamo. Dobbiamo comunque ricominciare a fare punti ma porsi già come obiettivo il quarto posto non mi piace adesso. Vincere due partite ti permette di riaccorciare la classifica. L’Inter era in difficoltà all’inizio, ora si è ripresa bene. Io non sono contento, voglio di più come risultati e prestazioni”.

Lei si sente di aver fatto il suo dovere a fine anno se…
“Mi alzo tutte le mattine per migliorare me stesso e la mia squadra. Do il 100%, poi si faranno le considerazioni. Faccio con passione il mio lavoro, adesso abbiamo la possibilità di levarci ancora tante soddisfazioni”.

La partita di domani può essere un segnare per chi vincere per iniziare a scremare la lotta per il quarto posto?
“Non devo dare segnali agli altri ma a noi stessi. Dobbiamo vincere per recuperare i punti persi per strada. La vittoria arriverà attraverso le considerazioni che facevo prima, mentali e tattiche”.

Perché la squadra non gioca come lei vorrebbe?
“Pensavamo di lavorare in un certo modo tatticamente ma non abbiamo avuto continuità. Al di là dei sistemi di gioco, abbiamo perso continuità, condizione, aggressività, è il punto chiave. L’essere nella metà campo avversaria, l’aggressività ti dà forza. Dobbiamo lavorare su questo, è la cosa che ci manca di più”.

Se Manolas sarà in campo giocherà con Jesus?
“Non è sicuro. Sto valutando, sono 3 giocatori per 2 posti, Manolas, Jesus e Fazio. Bisogna fare delle considerazioni su un giocatore che si è allenato solo una volta, dovrò parlare con Manolas. Lui è fortissimo ma sarà importante l’atteggiamento di squadra più che del singolo”.

Visti i problemi a centrocampo è un’ipotesi schierare Kolarov in mezzo al campo?
“Poi mi ammazzate se va male. Questa è una considerazione che faccio ma non ha mai giocato in quel ruolo, se non uno spezzone di partita. Oggi come oggi è difficile fare esperimenti. In una situazione differente, avrei potuto fare questo ragionamento. Oggi esperimenti non se ne fanno”.

Lo scorso anno è riuscito a far sentire tutti coinvolti. Schick domani potrebbe avere la sua opportunità?
“Domani giocherà come centravanti Dzeko, poi vedremo le altre situazioni. Schick potrebbe giocare anche da esterno, le possibilità ci sono. C’è un percorso di crescita per tutti. I giocatori miei sono tutti coinvolti e cerco di far crescere tutti. Poi valuto la crescita di ognuno e scelgo. Ci sono dei momenti in cui si possono fare delle scelte, momenti in cui invece la squadra ha bisogno di più certezze”.

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