Al termine del match di Europa League, Capitan futuro Daniele De Rossi ha analizzato la partita stravinta contro il Villarreal ai microfoni di SkySport. Queste le sue parole:
“A dispetto del risultato, la partita è stata equilibrata e volevamo ipotecare la qualificazione già oggi e non pensavamo di farlo in questa maniera. La difesa si è fatta trovare pronta. Emerson e Dzeko? Le loro storie devono insegnare a tanti tifosi giallorossi di aspettare a dare giudizi, Emerson aveva giocato poco e Dzeko aveva fatto poco ma si sapeva che fosse un campione, non è che chi viene qua è un brocco, l’anno scorso all’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica, lui ora è coccolato e deve continuare così. Contratto? Nessuno scoop, ancora non mi hanno chiamato, hanno perso il numero (ride). Ho 33 anni e capisco che la Roma abbia delle priorità ma a livello mio personale sono sereno, non ho questo assillo rispetto a 5 anni fa, non mi chiama nessuno nemmeno dall’estero (ride). La vittoria di stasera come Italia-Spagna? Un po’ sì, il calcio italiano sta crescendo, l’organizzazione che si ha è al top, stiamo tornando tra i migliori, ci siamo imbruttiti. Più che di idee di gioco, qui c’è un discorso di qualità, il Barcellona e il Real Madrid avranno sempre qualità, giocheranno sempre così in casa e fuori, ma perché non possiamo farlo anche noi? Ho visto giocare che non sbagliano nessun pallone nonostante non abbiano i piedi di Pirlo per esempio e lo stesso in fase difensiva. È fondamentale che un allenatore ti dia un’impronta e stasera è stato bello giocare, in Italia delle volte ci sono dei campacci terribili, il campo è fondamentale, se gioco a biliardo con le buche… Il campo deve essere perfetto. Impresa? Più che altro è stato vincere 4-0, abbiamo vinto facendo le cose normali, siamo stati più forti e abbiamo avuto l’atteggiamento giusto. Florenzi? Siamo tristi, non so come siamo messi con i comunicati, aspettiamo domani. Queste cose fanno malissimo a giocatori che non conosci, quando capita a un tuo amico ti si straccia il cuore, per uno che fa questo lavoro è un piccolo dramma sportivo, gli siamo vicini“