Dalla depressione di Emerson al sole cercato da Zebina senza dimenticare il “doppio” Capello

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L’eterna rivalità tra Roma e Juve nasce forse agli albori della storia della Serie A, quando i bianconeri cercarono di strappare ai giallorossi Attilio Ferraris IV, primo storico capitano. 

Da allora molte battaglie sul campo tra le due società più presenti nella massima serie (dopo l’Inter), dal film 5-0 che celebrò la storica vittoria di Campo Testaccio a Turone, da Bergamo a Manfredini, da Gautieri a Aldair e al violino di Garcia a Rizzoli.

Ma la rivalità tra le due squadre si è spesso manifestata anche in sede di calciomercato, a partire dal “trio rubato” nel ’70 al presidente Marchini, composto da Landini, Spinosi e Fabio Capello e che vide arrivare in giallorosso Del Sol, Zigoni e il papà di Bobo Vieri.

Ma sono tanti i nomi che possono far sentire Pjanic in buona compagnia, da quelli che come lui hanno preferito trasferirsi a Torino direttamente da Fiumicino a quelli che invece a Roma non arrivarono mai. Buffon e Cannavaro sembravano cosa ormai fatta dopo lo scudetto del 2001, ma anche Ciro Ferrara e Paulo Sousa sono stati molto vicini al vestire la casacca giallorossa. Su Boniek ne abbiamo sentite molte, e il polacco arrivò nella capitale proprio dopo uno scippo da parte dell’avvocato Agnelli e del suo fido Boniperti.

Poi Capello ci è ricaduto di nuovo, dopo aver pronunciato la frase “Io mai alla Juve” lasciò passare pochi mesi prima di passare da una panchina all’altra. Non dimentichiamoci di Emerson e la sua depressione utilizzata come giustificazione per la mancata presentazione al ritiro estivo. Zebina si giustificò addirittura parlando di una Torino città solare in seguito al suo trasferimento in bianconero. Discorso a parte quello che portò Angelo Peruzzi all’ombra della Mole e Tommasino Hassler a Roma con un anno di ritardo.

Poi però qualche “sgarbo” la società di Trigoria è riuscita a portarlo a termine, non ultimo quello di Iturbe, prelevato praticamente dall’aereo per Caselle, ma anche Cassano, allora astro nascente del calcio italiano, e ci piace ricordare anche Ruggiero Rizzitelli, oggetto del desiderio della vecchia signora i tempi di Cesena e che arrivò a Roma per scelta, così come Burdisso e Borriello per tornare a tempi più recenti.

Il mercato deve ancora iniziare ufficialmente, ma il botto si è già sentito nel nome dell’eterna rivalità

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