Marco D’Alessandro, ex calciatore della Roma oggi in forza al Monza, è stato intervistato da Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”.
Che effetto ti fa essere al Monza di Galliani e Berlusconi?
“È stato emozionante perché hanno fatto parte di uno dei Milan più forti della storia, compravano gente come Ronaldinho, Beckham. Il Monza è un club che è gestito come fosse un club di Serie A, sono di un altro livello”.
La mancata promozione della passata stagione?
“Siamo stati secondi tutta la stagione, ma abbiamo avuto un calo verso la fine. I play-off sono un torneo a parte e non ci siamo riusciti, ma ci riproveremo in questa stagione perché abbiamo attrezzato una squadra forte per la categoria. La Serie B resta un campionato complicato, speriamo che possano riaprire gli stadi perché i tifosi ci avrebbero dato sicuramente una mano nel finale di stagione. Abbiamo iniziato la stagione molto presto, potrebbe aver influito anche quello ma ci riproveremo”.
Il tuo legame con la Roma è sempre forte?
“Sì, la Roma mi ha dato la possibilità di fare questo tipo di mestiere. La Roma è tutto e la seguo sempre. Con l’arrivo di Mourinho c’è molto entusiasmo, non vedo l’ora che inizi il campionato”.
Mourinho?
“È un tecnico importante, al di là delle sue ultime esperienze lo vedo molto bene nella Capitale. Chiaramente, bisogna costruire una squadra che ne esalti le caratteristiche, ma se ha accettato di venire è perché può veramente fare bene. Non vedo l’ora di vederli giocare”.
Perché pur facendo bene, tanti giovani nella Roma non riescono a sfondare?
“Dipende come vuoi costruire la rosa. Quando ero alla Roma, in quegli anni la Roma puntava sempre allo scudetto, ambiva sempre alle prime posizioni. Si veniva da anni incredibili, con Ranieri si è quasi vinto il campionato. La Roma ha sempre avuto un gran settore giovanile, probabilmente qualche calciatore attuale arriverà a giocare a ottimi livelli come Pellegrini, ma prima è stato comunque mandato in prestito. Se Mourinho sa o permette al giovane di poter sbagliare, poi potrà contare su di lui perché così potrà migliorarsi. Se la Roma ambisce a fare una campagna acquisti stellare, i giovani devi mandarli a giocare, altrimenti devi puntare su di loro”.
Un pensiero su Spalletti?
“Come allenatore è tra i migliori sicuramente del nostro campionato, sa quello che vuole, è uno caratterialmente duro che ha personalità. Ha un lato umano in cui riesce a gestire i calciatori, nella sua seconda parentesi romana non ci è riuscito. Ha avuto problemi con Totti e poteva gestire tutto in maniera diversa, deve aver avuto qualcosa che gli ha fato fastidio. Secondo me al Napoli farà bene”.
Hai mai avuto la possibilità o la speranza di tornare a Roma?
“No, non ho avuto la possibilità di tornare, poi la speranza c’è sempre. Serve anche un pizzico di fortuna al momento giusto, evidentemente dovevo prendere un’altra strada”.
Florenzi è nella lista degli esuberi: che ne pensi?
“Sono situazioni particolari, per me è un ottimo calciatore che poteva stare molto bene nella Roma. Evidentemente, bisogna vedere anche cosa voglia il calciatore o si fanno delle scelte in comune, il rapporto si è probabilmente incrinato però quelle sono valutazioni che hanno fatto il calciatore e la società”.