COSA SUCCEDE LASSU’? – Uragano Liverpool

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Domenica carica di aspettative questa appena vissuta in Premier League. D’altronde si sfidavano le prime della classe: il Leicester, in cerca di conferme dopo la straordinaria prova di sabato scorso contro il Manchester City all’Etihad Stadium; gli uomini di Pellegrini attesi dal pronto riscatto; il Liverpool uscito malamente nel replay di FA CUP al 120° minuto per mano del West Ham. Altre protagoniste di giornata erano Arsenal e Tottenham, desiderose di continuare il trend di vittorie. Infine, il fanalino di coda Aston Villa in cerca di non rendere ancora più complicato il discorso salvezza.

Aspettative che non sono state deluse.

Pronti, via: si inizia subito forte. Nel lunch match si affrontano Arsenal e Leicester. La partita inizia in un’atmosfera surreale, con l’Emirates Stadium che si presenta deserto, in virtù della congiunta protesta delle due tifoserie contrarie allo spostamento della partita, prevista inizialmente sabato pomeriggio, poi spostata a domenica per motivi televisivi. I Gunners tengono il pallino del gioco e si rendono pericolosi con Alexis Sanchez e Giroud, che trova anche il gol, ma in offside. Anche gli uomini di Ranieri si propongono in attacco, e quando lo fanno dimostrano di poter creare qualche grattacapo alla difesa di casa. Difatti, solo un superbo intervento di Petr Cech evita lo svantaggio per i padroni di casa ad opera di Jamie Vardy. Svantaggio che arriva comunque allo scadere della prima frazione: fallo in area di Monreal su Vardy, lo stesso si incarica della battuta e dagli undici metri porta avanti il Leicester. Il secondo tempo inizia con gli uomini di Wenger votati all’attacco e con gli ospiti a difendere il risultato. A complicare i piani per il Tinkerman, ci pensa Simpson che si becca due gialli nel giro di sei minuti e lascia i suoi in dieci. Inevitabile la sostituzione: esce Mahrez, entra Wasilewski. Discorso opposto per Wenger, che toglie un centrocampista e getta nella mischia Theo Walcott. Proprio dai piedi di quest’ultimo, su assist di Giroud, arriva l’1-1. Agguantato il pareggio, il tecnico francese capisce che è tempo di osare inserendo Welbeck, che torna a calpestare campi di gioco a distanza di 276 giorni dal grave infortunio. L’Arsenal continua ad attaccare, ma sbatte su Kasper Schmeichel, che nel nome del padre, dice più volte di no. Almeno fino al minuto 95′, quando arriva la più atroce delle beffe per il Leicester, o la più dolce delle favole per l’Arsenal: punizione di Ozil, svetta di testa Welbeck ed è apoteosi Gunners, 2-1, e questa volta il figlio d’arte non può metterci una pezza.

Match senza storia quello delle 15.05 andato in scena a Birmingham. Al Villa Park, i padroni di casa dell’Aston Villa vengono travolti 0-6 dalla banda di Klopp. Il Liverpool ipoteca la partita nella prima frazione, va al riposo sul 2-0 con reti di Sturridge e Milner dilagando nel secondo con le reti di Emre Can, Origi, Clyne e Kolo Toure. Nel Saint Valentine’s day i Reds si riappacificano con i propri fans.

La ventiseiesima giornata si chiude con un altro match clou: a Manchester si scontrano City e Tottenham. Umori differenti per le due compagini: i Citizens sono desiderosi di riscatto, mentre gli Spurs non perdono dal 13 gennaio quando vennero sconfitti per 1-0 dal Leicester e sono in cerca di conferme per ribadire che la posizione in classifica non è frutto del destino. I padroni di casa partono forti, consci che l’unico risultato a disposizione è la vittoria, e provano a sbloccarla con Aguero prima e Sterling poi. Gli uomini di Pochettino, invece, pensano a gestire la palla e provano ad impensierire Hart con dei tiri dalla distanza. Ancora il Kun Aguero prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma al 52esimo minuto accade l’impensabile: fallo di mano in area di rigore da parte di Sterling, dagli undici metri si presenta Harry Kane ed è vantaggio Tottenham. Scossi dallo svantaggio, i giocatori del City si riversano in avanti alla ricerca del pareggio: ci prova Yaya Toure su punizione, Silva con le sue giocate, ma il gol arriverà da chi meno ci si aspetti. Sono passati otto minuti dal suo ingresso quando Iheanacho raccoglie il passaggio di Clichy e batte Lloris: 1-1. Anima e corpo, il City continua ad attaccare, con Aguero, poi con Silva, ma il risultato cambia in favore degli avversari: Erik Lamela serve Eriksen che glaciale trafigge Hart per il definitivo 1-2, nonostante i disperati attacchi dei padroni di casa.

Dopo questa giornata, il Leicester mantiene la testa della classifica con 53 punti, ma la distanza dagli altri si assottiglia: alle sue spalle ci sono Tottenham ed Arsenal a quota 51, a seguire il Manchester City fermo a 47. Mai come quest’anno, la Premier è senza padroni.

CDN

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