BARFORZALUPI.IT – Scaduta la deroga concessa dalla FIGC lo scorso anno, da questa stagione le squadre di Serie A avranno dei paletti sulla composizione delle rose, paletti molto simili a quelli imposti dalla Uefa. Malgrado gli scetticismi espressi soprattutto da Damiano Tommasi, presidente dell’associazione calciatori, queste nuove norme sono nate per favorire un maggior impiego dei calciatori appartenenti al proprio vivaio e più in generale a quello nazionale.
La Roma, così come le altre, sarà “obbligata” ad inserire nella lista da consegnare alla Lega almeno 4 calciatori cresciuti nel club e 4 cresciuti in un vivaio italiano, ma cosa significa?
Calciatori cresciuti nel vivaio del club: sono quelli che tra i 16 e i 21 anni siano stati tesserati dal club in questione
Calciatori cresciuti nel vivaio nazionale: sono quelli che tra i 16 e i 21 anni siano stati tesserati da un club italiano
Nella lista non c’è bisogno di inserire i calciatori nati dopo il 1° gennaio 1995 che quindi non hanno limitazioni nel numero e nell’impiego (per esempio Gerson nato nel ’97 non deve essere inserito in nessuna lista).
La situazione della Roma ad oggi è la seguente:
Prima lista: Totti, De Rossi, Florenzi
Seconda lista: Nainggolan, Ljajic.
Per quanto riguarda i calciatori cresciuti nel club non dovrebbero esserci problemi a inserirne almeno uno proveniente dal settore giovanile e in giro per l’Italia(ripetiamo, del quale deve far parte da almeno tre anni, quindi per esempio Nura o Sadiq ma lo stesso Ponce non potrebbero essere inseriti).
Per quanto invece riguarda i calciatori cresciuti in un club italiano oltre ai citati Nainggolan e Ljajic (del quale resta in dubbio la permanenza), potrebbero essere inseriti El Shaarawy (in caso di riscatto) e De Sanctis nel caso in cui l’estremo difensore e la società trovassero un accordo relativamente al rinnovo.