Chi ha parlato di scudetto? Io no, io no, io no

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Io no, io no io no. L’ultima conferenza stampa pre partita di Garcia alla vigilia della gara di campionato conto il Palermo sembra aver segnato una spaccatura tra il tecnico e la società e non solo. La corsa all’ “E’ stato Lei l’unico a parlare di scudetto” ormai è diventata una maratona con troppi partecipanti per riuscire a capire qualcosa già dalle primissime battute.

Ma veramente Garcia è stato l’unico a parlare di scudetto della Roma? Nessuno di quelli che oggi puntano il dito su quelle frasi (ampiamente spiegate con motivazioni plausibili) ha mai parlato di tricolore? Io no, io no, io no, non è una canzone di Vasco ma il semplice ritornello che sentiamo ormai quotidianamente risuonare come risposta alle domande di cui sopra.

10 settembre 2014Il MessaggeroSarri: “Roma da scudetto? Lotterà fino al termine. E sono curioso di seguirla in Champions, non penso che sia molto distanti dalle migliori d’Europa”. 

15 settembre 2014Gazzetta dello SportSeydou Keita: Una squadra che ha chiuso seconda in classifica è giusto che punti allo scudetto. Stiamo lavorando per questo, la società ha rinforzato la rosa. Siamo fiduciosi, ora sta a noi giocatori”

23 settembre 2014 – conferenza stampa pre Parma-Roma – Donadoni: “Considero questa Roma la squadra più papabile per vincere lo scudetto”

13 novembre 2015 – Evento organizzato dallo sponsor tecnico – Morgan De Sanctis: Quello che dice il mister e’ legittimato dal fatto che ne abbiamo già parlato tra di noi. Non c’e’ differenza tra il suo pensiero e quello di noi giocatori. Sulla forma e sul fatto di dirlo lui si e’ preso la responsabilità, che però condividono tutti”

20 novembre 2014 – gianlucadimarzio.com – Mimmo Di Carlo: “I giallorossi sono la squadra che può arrivare fino in fondo e vincere il campionato”.

11 dicembre 2014 – Post partita Roma-Manchester City – Miralem Pjanic:  “Il campionato resta il nostro obiettivo principale, puntiamo allo scudetto”.

Queste sono solo alcune delle dichiarazioni degli addetti ai lavori che vogliamo riportare così come quelle di alcuni dei protagonisti, soffermandoci soprattutto sulle parole dell’estremo difensore giallorosso: Non c’e’ differenza tra il suo pensiero e quello di noi giocatori”.

Nel frattempo il 12 dicembre 2014 Massimiliano Allegri ha cercato di trovare un senso alle dichiarazioni tricolori del suo collega giallorosso: “Deve tenere alto il morale dei suoi giocatori”, cosa ampiamente ribadita dal francese nelle dichiarazioni post Roma-Palermo: se non l’avessi fatto, non saremmo arrivati neanche in Europa League”.

Quindi il tecnico francese non era l’unico a pensare che il suo team fosse attrezzato per competere ad alti livelli anche se quel “sicuramente” pronunciato dopo la grottesca partita dello Stadium forse è stato esagerato anche se, ampiamente ribadito, in buona fede.

Dopo aver passato in rassegna alcuni pensieri degli addetti ai lavori andiamoci a concentrare su quelli esposti dai media.

Nelle pagine dei vari quotidiani sportivi, con la chiusura della finestra di mercato estiva, si è quasi unanimemente assegnato alla Roma il ruolo di regina della classe con voti altissimi, con titoli a piena prima pagina tipo “Juve attenta al Lupo” con l’8 assegnato al calciomercato giallorosso dalla Gazzetta. Piccolo dettaglio da non sottovalutare per chi vuole avere un quadro reale della situazione: tutti gli organi di comunicazione erano concordi con l’11 giallorosso ideale – DE SANCTIS; MAICON, MANOLAS, CASTAN, COLE; DE ROSSI, STROOTMAN, PJANIC; TOTTI, GERVINHO, ITURBE. Senza stare a sottolineare  i 39 (!) infortuni muscolari patiti da 29 (!) elementi della rosa, la nefasta Coppa d’Africa e il mercato invernale, sbagliato per stessa ammissione del ds Sabatini, ci piace mettere in evidenza che quella che sarebbe dovuta essere la difesa titolare composta da Maicon, Manolas, Castan e Cole in tutta la stagione l’abbiamo vista in campo una sola volta, per soli 45 minuti, al Castellani di Empoli alla seconda giornata di campionato. Quando l’11 gennaio nella ripresa del derby, con la Roma sotto di due reti, si è rivisto in campo Strootman, non solo si è riagguantata una partita che solo la classifica sa quanto sia stato importante fare, ma si è capito che con quello lì in mezzo al campo per almeno una parte di stagione, la squadra di Garcia sarebbe stata un’altra cosa.

Dimostrato che Garcia non era l’unico a credere nello scudetto vogliamo chiudere questo approfondimento con uno studio effettuato dal Cies, istituto svizzero specializzato sugli studi sportivi:  sulla base di elementi come status dei calciatori, coesione e ambizione del club, le previsioni parlavano di una Roma Campione d’Italia davanti a Juve e Fiorentina, con Cesena, Chievo e Empoli retrocesse.

Questo oltre a significare che il calcio non potrà mai essere una scienza esatta, lo status di calciatori e la coesione forse in questa stagione hanno abbandonato la  Roma e partendo dal presupposto che le ambizioni restino tali anche in futuro, è proprio lì che vogliamo che si riparta.

Domenico Rimedio

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