A.A.A Cercasi costanza, cattiveria e continuità. C’è un derby da vincere!

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de rossiLa Roma vince ma non convince. Tutti, tifosi e semplici sportivi, allo stadio e in Tv, si aspettavano un posticipo dal risultato scontato; la solita passeggiata di salute della big contro la neopromossa.

Ma il Pescara dell’ex laziale Oddo non ci sta a passare come agnello sacrificale e così, dopo un avvio in salita, decide di giocarsi le proprie chance, vista soprattutto la generosità di De Rossi(Auguri per le 400 presenze!) e compagni.

Così quando l’arbitro Irrati pone fine al match dell’Olimpico, invece dell’urlo di gioia si ascolta un rumorosissimo sospiro di sollievo dei pochi ma comunque importantissimi presenti, che per amore della propria squadra hanno sfidato il freddo romano.

La squadra di Spalletti dunque si conferma, di domenica in domenica, sempre uguale a se stessa. Sembra goda nel complicarsi la vita, sembra provi gusto nel dare e ridare speranze agli avversari che invece si erano presentati nella Capitale già sconfitti.

Dopo la delusione di Bergamo però ci si aspettava una Roma si vincente ma soprattutto continua e costante per tutti i 90′. Che mantenesse il ritmo e non che accelerasse e decelerasse a proprio piacimento.

Spalletti l’ha chiamata mancanza di cattiveria, per molti invece è una questione di testa, per altri fisica. Tutti notano il problema, ma nessuno trova una soluzione. Anche gli stessi interpreti in campo sono dello stesso avviso, come affermato dal decisivo quest’anno, quanto criticato lo scorso, Dzeko, al termine del match:”Dobbiamo migliorare, se giochiamo così non vinciamo il derby. Non so perché abbiamo smesso di giocare.”

Questa ultima parte però desta preoccupazione e fa capire come si navighi a vista, come si brancoli nel buio. Eppure questo è stato, anzi è sempre stato il difetto maggiore del team capitolino.

Neanche le motivazioni della sconfitta di Bergamo hanno sortito qualche effetto, ma effettivamente era impensabile poter cambiare la propria natura in 7 giorni.

Eppure ciò che il romanista chiede come regalo anticipato di Natale è proprio questo, che in sette miseri quanto importanti e decisivi giorni, Babbo Natale riceva ed esaudisca il contenuto della letterina che è già stata spedita.

Sperando che stavolta, anche solo per una volta, il proprio essere possa essere mutato e modificato in un rapido giro di lancette.

 

Edoardo Albanese

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