Castan: “C’era bisogno di una partita così per me”

500 giorni dopo Leandro Castan torna a giocare una gara ufficiale allo Stadio Olimpico.Il difensore brasiliano, al termine della gara vinta contro l’Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky:
“E’ stata una serata molto bella per me. Dopo tanti momenti difficili è arrivata una gioia, cioè giocare all’Olimpico e vincere. Sono molto felice, la mia fiducia oggi è aumentata moltissimo. C’era bisogno di una partita così per me. Veramente i tifosi mi hanno aiutato tantissimo e non lo dimenticherò mai. Ora voglio essere io a dare una gioia a loro e renderli felici, li voglio vedere sempre felici e aiutare la squadra a portare dei titoli qui a Roma”.

Come hai visto la squadra? “Sappiamo che la Roma ha una rosa molto forte. Quello che ho visto in campo è che abbiamo una qualità molto grande, ma dobbiamo lavorare di più per non prendere tanti gol, molte volte sembra chiusa una partita e subiamo una rete. Dobbiamo essere concentrati 90 minuti per vincere il campionato. Comunque sono fiducioso, lavoriamo tanto e poi vediamo cosa possiamo fare”. 

Quasi tutto bene oggi: “Sapevamo che l’Empoli veniva sempre con questo pressing ma abbiamo sofferto il giusto e siamo riusciti a non prendere gol nel primo tempo ed era fondamentale. Poi abbiamo segnato grazie alla qualità dei nostri giocatori. Voglio fare i complimenti a De Rossi per la partita che ha fatto. Oggi quando ha saputo che avrei giocato mi ha mandato un messaggio con scritto: ‘Andiamo, andiamo per vincere’. sono molto contento di stare insieme a De Rossi in un giorno così speciale per lui che merita questa 500esima partita. Per Pjanic invece è diventato praticamente un rigore ogni calcio di punizione”. 

Tornato a guidare la difesa? “Non dico che sono io a guidare, è tutta la squadra che deve difendere. Ho fatto i complimenti a Manolas perché ha fatto una bellissima gara e sono stato molto contento di dargli una mano oggi”. 

Secondi in classifica, si può sognare? “Sì lo può sognare, però per vincerlo devi lavorare. Mettiamo i piedi a terra e lavoriamo, con umiltà possiamo fare tutto e ci sono ancora molte gare da giocare”.