Il noto procuratore sportivo Dario Canovi è intervenuto in diretta su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Maitland-Niles e Oliveira?
“Sono due acquisti indovinati, che sicuramente hanno rafforzato una rosa che Mourinho non riteneva sufficientemente forte. Ci sono squadre come l’Inter che hanno 20 titolari e sono primi infatti, hanno un sostituto per ogni titolare”.
La Roma fa un salto di qualità con questi acquisti?
“Dipende molto dal recupero di Spinazzola, che sarà importantissimo. È stata la grande mancanza della Roma in questi primi 5 mesi, lo avesse avuto a disposizione probabilmente avremmo visto un’altra classifica. Ha dimostrato tutto il suo talento negli ultimi Europei, mi auguro che una volta recuperato sia il terzo grande acquisto del mercato di gennaio”.
L’arrivo di Oliveira è “farina del sacco” di Pinto oppure c’è lo zampino del suo procuratore Mendes?
“Il merito è da dividere, chiaramente Mendes ha tutto l’interesse affinché il suo allenatore che è Mourinho (suo assistito, ndr) vada bene, diciamo che è un lavoro in famiglia”.
Quanto incide un procuratore in una trattativa?
“Oggi gli agenti sono dei veri e propri business-men, hanno dei fondi che finanziano club e giocatori. Basta vedere il bilancio annuale delle società di Mendes, fattura come un grosso club di Serie A, ha circa 400 milioni di euro di entrate ogni anno, tipo quello della Juventus”.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di lavoro?
“Lo svantaggio è che non decidi tu società, ma il procuratore. Se ti metti in mano a questi personaggi, devi sapere a cosa vai incontro. Il vantaggio è che portano con sé un buon numero di giocatori, anche se penso che il vantaggio sia più per il procuratore che per il club. Penso che oggi sia un altro calcio rispetto a quello degli anni passati, è diventato uno show prima di tutto”.
Il mercato si è sbloccato per l’effetto Mourinho?
“Secondo me è più l’effetto Mendes. Per dire, il Porto ha ceduto Oliveira ed è una società amica di Mendes. Anche Maitland-Niles è un’operazione in un certo senso orchestrata da Mendes, poi parliamo di trasferimenti in prestito e questo la dice lunga. In estate, invece, si potrebbe parlare di altre cifre per altri giocatori”.