Uno dei terzini destri più forti al mondo, che ha vestito la maglia della Roma conquistando uno scudetto, non può essere considerato uno qualunque per i tifosi giallorossi. Questa mattina Marcos Cafu, meglio noto come ‘il Pendolino’ ha rilasciato una bella intervista parlando un po’ di sé e della sua esperienza nella Capitale.
Queste le sue parole a Roma Radio:
Ha fatto la storia del calcio mondiale e anche della Roma, da padrone assoluto della fascia destra. Marcos Cafu, campione d’Italia nel 2001 in giallorosso, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio. Queste le sue parole:
Parecchi titoli vinti in carriea: “Si, è vero. Ho vinto molto. Fa sempre piacere ricordare quei momenti.
Rapporto con il mondo Roma: “Con la Roma ho un rapporto particolare, ho ancora amici extra campo. Non scorderò mai come sono stato accolto.”
Ricordi dell’anno dello scudetto: “Vincere con la Roma non è facile. Abbiamo fatto la storia del calcio romano. Al fischio finale dell’ultima partita ho capito che avevamo fatto qualcosa di grande. Vedere i romanisti felici è stato molto bello.
Pensiero su Totti ancora calciatore: “Totti è un campione, simbolo della Roma. Vedere un giocatore a 40 anni correre e lottare è bellissimo perché solo noi che giochiamo sappiamo quando è giusto smettere. Io ho giocato fino a 38 anni e poi ho deciso di smettere. Il capitano Totti sa quello che deve fare.”
Se si ricorda ancora il sombrero a Nedved: “Certo, l’ho rivisto tante volte. Bello da vedere anche se Nedved era un grande giocatore, ma non poteva fare nulla in quel caso.”
Occupazione del momento: “Ho la fondazione Cafu che lavora con 150 bambini e collabora con il governo brasiliano e poi due ditte. Non mi annoio! Appena posso torno a Trigoria con molto piacere.”