E ORA SOTTO CON IL BAYERN di Franco Bovaio

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Schivato alla grande il trappolone Chievo la Roma ora dovrà fare altrettanto con il Bayern Monaco, per molti, noi compresi, la squadra più forte d’Europa. I numeri sono dalla sua parte in maniera impressionante: non perde da 11 trasferte europee consecutive e non subisce gol da 8 gare ufficiali di seguito tra Bundesliga e coppe, per un totale di 748 minuti. Con Guardiola in panchina non erano mai andati così bene. Poi all’Olimpico ritroveranno Ribery (tornato in campo nello scorso turno di campionato contro il Werder Brema, sconfitto 6-0) e annunciato in ottima forma. Insieme a lui lo spauracchio Robben, che spesso vince le partite da solo. Ma la Roma, che insegue il centesimo gol in Champions, ha Totti (che di reti nella massima competizione europea ne ha già segnate 17 e che in casa non ha mai perso contro le squadre tedesche) e le frecce Iturbe e Gervinho, che con la loro velocità e imprevedibilità possono mandare in crisi la corazzata e un po’ lenta difesa dei tedeschi. In questa non dovrebbe giocare Benatia, che a Monaco definiscono lo “scalda panchine” perché Guardiola lo mette più accanto a se che in campo. Intanto a Roma il suo sostituto Manolas è già un idolo. E anche questa è una vittoria di Sabatini.

 

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