Bar Forza Lupi: il Notiziario delle 17

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Il mercato della Roma è ancora in una fase confusionaria, tra Diawara e Paredes. La squadra intanto continua il lavoro nella tournèe di Boston.

MERCATO: Sabatini cerca ancora un punto di riferimento a centrocampo e sembra sfuggito anche il colpo Diawara. Sul guineano è arrivato il Napoli che con un’offerta superiore di tre milioni rispetto ai 15 offerti dalla Roma, sembra essere pronto a far firmare il giocatore.

Da capire anche quale sarà il destino di Leandro Paredes. La società giallorossa avrebbe un accordo con lo Schalke 04 per la cessione per circa 15 milioni di euro ma il giocatore preferirebbe andare un altro anno all’Empoli, per poi passare alla Juventus.

Si cerca dunque qualità in mediana ed il nome nuovo è quello di Samir Nasri. Il 29enne francese del Manchester City però, arriverebbe soltanto in caso di passaggio del preliminare di Champions League, sempre più un vero punto decisivo del mercato e della prossima stagione giallorossa.

Mentre Massimo Tarantino, responsabile del settore giovanile della Roma, ha definito “molto costruttivo” il progetto dell’academy americana, perchè rafforza il legame tra la Roma e gli States, è nato un piccolo caso per quel che riguarda Josè Machin. Per evitare caos mediatici,  l’agente del giocatore è intervenuto sul portale  insideroma.com  a chiarire la situazione:

“Josè ha chiesto ed ottenuto di potersi allenare per conto suo in Spagna. Siamo molto delusi per l’esclusione dal ritiro ma non è lì per cercare un’altra squadra, il suo cuore è alla Roma perchè qui ha vinto lo scudetto Primavera da protagonista contro la Juventus”.

Per l’attacco, si avvicina la possibilità di vedere Simone Zaza con la maglia giallorossa. Dopo che l’azzurro ha rifiutato West Ham e Wolfsburg, facendo capire di voler rimanere in Italia, sarebbe stata superata la concorrenza del Milan, data la mancata cessione di Bacca da parte dei rossoneri.

BOSTON E FLORENZI: La Roma svolgerà in palestra la sessione d’allenamento mattutina negli impianti di Harvard. Spalletti sta preparando i suoi al primo match americano che li vedrà impegnati contro il Liverpool di Klopp, nella notte italiana tra il 1 ed il 2 settembre.

Dal ritiro, Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista ai microfoni di  Roma Radio , per fare il punto sulla tournèe e sulla prossima stagione.

“Ogni tournée ha qualcosa di diverso, i compagni nuovi. E’ una tournée nuova per tutti perchè abbiamo un nuovo mister, per cui porta con sè tutto quello che di buono ha fatto nelle sue preparazioni che poi hanno portato tante vittorie. Ci sono vecchi compagni che non smettono mai di stupire, è stato bello ritrovare loro e tutti carichi per questa stagione”.

 Chi ti ha colpito dei nuovi acqusti?
Gerson sembra un altra persona, forse stava troppo male quando l’ho visto nei mesi scorsi. Bene così. Sei mesi fa sembrava veemente un altra persona, oggi lo ritrovo molto bene.

Con Spalletti in ritiro si lavora molto…
Si, siamo stati bravi anche noi nazionale che anche in vacanza abbiamo anche un po’ lavorato e questo lo ritroviamo durante la tournée e la fatica la sentiamo come gli altri, non di più.

Che cosa ti porti dall’esperienza all’Europeo?
Prima di tutto 22 amici, si era creato un qualcosa di fantastico. C’era molta cattiveria intorno a noi su un gruppo che ha dato tutto fino alla fine, che non ha nulla da recriminare. Ci eravamo dati un obiettivo: qualora fossimo usciti non avremmo dovuto avere rimpianti. Abbiamo dato tutto e abbiamo messo alla corde una forte Germania. Mi porto tante esperienze positive, e quella negativa di non aver vinto che forse è la cosa più importante.

C’è scetticismo intorno alla Roma per un campionato nato morto.
A me piace così. Quando parti da vincente e poi fai un pareggio ti uccidono, dobbiamo essere bravi noi a far rimangiare tutte le parole negative che ci vengono dette, dobbiamo far rimangiare tutto quello che dicono i giornalisti, e anche alle volte i tifosi in mala fede. Dobbiamo essere bravi noi, poche parole, tanti fatti e tanto lavoro”

Ripartire dagli ultimi mesi della passata stagione non sarebbe male
No, ma nel calcio purtroppo la memoria è corta. Dovremmo fare tesoro anche di questo, e non pensare mai alla partita precedente ma a quella dopo arrivandoci con l’atteggiamento giusto e per provare a vincere tutte le partite. Poi ovviamente non è facilissimo ma proveremo a fare di tutto.

Hai ritrovato Ricci…
Abbiamo avuto molte cose in comune al Crotone, dai fisioterapisti al numero dei gol segnati. Federico ha fatto due stagioni importanti, io sono stato fortunato nel primo anno ad aver trovato u buon gruppo. Con le sue gambe ha fatto due grandi stagioni, adesso sta a lui mettere in difficoltà il mister e Spalletti farà le sue scelte. Lo trovo molto maturato.

Ogni tanto ti fermi e pensi a quante cose sono successe in poco tempo?
Vivo la mia vita come una partita di calcio: quello che si può fare veloce si fa, poi si rallenta. Con i bambini vado veloce, li adoro, amo mia moglie. Non vedo perchè non devo continuare anche su questa strada. Di Alessandro di Vitinia è rimasto tutto, solo che non abito più lì. La vita va avanti, ma l’importante è che rimangono i valori che vengono insegnati e che io con mia moglie spero di lasciare a mia figlia.

Sensazioni per la stagione?
Positive. In tutti gli anni cerco sempre di partire positivamente e di no vedere mai il bicchiere mezzo vuoto. A me non piace parlare, preferisco farlo fare agli altri quando si va bene. I ragazzi li ho trovati bene, positivi e propositivi. Quando si fa questo, dopo che hai lavorato duramente tutti i giorni per 2 ore ed esci con la maglietta bagnata, sarebbe il top.

Hai giocato in quasi tutti i ruoli…
Sono pronto a giocare nel ruolo in cui il mister mi chiamerà in caso, sperando che non mi toccherà fare il portiere anche se sono fortissimo pure lì (ride, ndr)

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