Nei giorni successivi all’approvazione definitiva del progetto stadio, il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni, ha realizzato un’intervista su tale argomento ai microfoni di Roma Tv. Queste le sue parole:
Doppietta stadio-Champions…
“La qualificazione ottenuta il 5 dicembre con il primo posto nel girone e il sì giunto al termine della Conferenza dei Servizi costituiscono una giornata straordinaria. A causa dello scarico di adrenalina e della gioia di quella giornata si è dormito poco. Però, essendo abituati a pensare al futuro, la mattina dopo siamo tornati a lavorare, con lo stesso entusiasmo. Quello che manca per portare avanti l’esecuzione dello stadio non ci consente poi di dormire, meglio lavorare e raggiungere i prossimi obiettivi quindi. Lo stadio porterà altre notti insonni ma io spero che porterà tanti notti magiche per i tifosi della Roma. Se ne parla da tanti anni del sogno di avere una propria casa e rischiava di rimanere solo un sogno, qualcosa di irrealizzabile con cui dilettarsi solo a livello intellettuale. Invece noi dobbiamo impegnarci per realizzarlo. Andando in giro per l’Europa si percepisce, anzi, si tocca con mano l’importanza di queste strutture moderne, in qualche modo diventano iconiche, anche noi perciò possiamo avere questo elemento identitario della Roma, del tifoso della Roma e delle esperienze che il tifoso della Roma potrà condividere con gli altri tifosi e con la squadra stessa. Si acquisirà un valore d’intimità all’interno della propria casa. Evidentemente quello che sono in grado di fare i tifosi della Roma non riesce agli altri e questo lo dice la squadra.”
I tifosi…
“La Curva Sud non a caso è diventata un elemento identificativo di tutti gli ultrà del mondo, quindi immaginiamo cosa possa essere esprimere quel tifo all’interno di uno stadio che è in grado di amplificarne gli effetti. Per la Roma, come per qualsiasi altro club, avere un’infrastruttura di proprietà è la base per lo sviluppo della propria attività, è il centro di aggregazione e l’elemento che consente la pianificazione di tutto quella che è l’evoluzione del proprio business. Le iniziative che si andranno a organizzare permetteranno di sviluppare il brand e i ricavi. La missione del presidente Pallotta è quella di portare a Roma un centro di aggregazione che possa consentire alla Roma di mettersi in competizione con i migliori centri di intrattenimento presenti in Europa che fanno capo a città come Parigi o Londra. Ovviamente non basterà solo lo stadio, andrà sviluppata una politica in stile Juventus in modo da arrivare a beneficiare di un effetto positivo e diretto sui risultati della squadra. Tutti i campionati giocati dai bianconeri nella nuova struttura sono stati vinti, evidentemente, per entrare nel calcio internazionale bisogna vincere dei trofei.”