E’ andata in scena la conferenza stampa di mister Spalletti in vista del lunch match di domani previsto per le ore 12:30 nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. La sfida contro la squadra di Reja, Totti, Dzeko e tanti altri gli argomenti trattati.
Queste le parole del tecnico giallorosso, con l’audio disponibile in fondo ripresi dal nostro inviato Edoardo Tomassi:
Solito bollettino medico: “Oggi ci saranno tutti all’allenamento, anche chi ha avuto rallentamenti a causa dei vari problemi avuti in settimana. Assenti solo Gyomber, Iago Falque e Uçan”
Orario insolito per domani, cosa cambierà: “Noi ci alleniamo solitamente verso mezzogiorno quindi si ripropone ciò che facciamo tutti i giorni. Poi da quando sono stato in Russia ho imparato molte cose. Ad esempio giocando a Tomsk a mezzogiorno dove c’erano 4 ore di fuso orario rispetto a San Pietroburgo, praticamente abbiamo giocato quelle che per noi erano le 8 di mattina. Quindi ho imparato a giocare in qualsiasi orario e in qualsiasi condizione. La partita di domani sarà differente rispetto a quella di Bologna: Reja è uno pragmatico e tira fuori il meglio dalla sua squadra. Ha attaccanti veloci che corrono sugli esterni, sarà una partita aperta”.
Moviola in campo il prossimo anno: “Finalmente, sono d’accordissimo. E’ giusto così. Le squadre devono avere ciò che meritano per quello che dimostrano in campo. Io metterei anche il tempo effettivo perché non se ne può più delle perdite di tempo. Inoltre metterei anche le 5 sostituzioni per poter ribaltare anche la squadra e garantire bellezza e spettacolarità della partita.”
Su Inter-Napoli e sull’assenza dei tifosi giallorossi nella trasferta di Bergamo: “Partita aperta, sono due squadre che giocano un buon calcio e hanno entrambe grandi calciatori. Per quanto riguarda la cornice sarà come l’Anfield facendo un recente esempio. Per questo preferisco sempre che tutti possano avere uno stadio pieno. Io avevo tentato di dire qualcosa, sbagliando, tirando in ballo nomi erroneamente non conoscendo la dinamica di ciò che è accaduto. Quello che posso dire che è una penalizzazione importante per una squadra come la nostra. Se avessimo uno stadio di come ne vedo tanti in Europa e in Italia avremmo qualcosa di più da offrire all’interno della partita grazie alla spinta del pubblico. Noi non dobbiamo crearci alibi e vincere tutte le partite come abbiamo fatto finora.”
Possibilità di vedere in campo Dzeko e Totti: “Dzeko è un calciatore forte che ha avuto un momento di difficoltà per via del risentimento muscolare, se non verrà fuori qualche situazione nuova lo schiererò in campo. “
Sullo sconto ad Higuain ed il forte riscontro mediatico del caso: “Noi dobbiamo essere bravi a saper valutare da un punto di vista nostro. Per quanto mi riguarda se avessi avuto un calciatore forte squalificato non avrei mai fatto pesare la questione alla squadra. Se hanno la possibilità di riavere a disposizione Higuain a noi non cambierà nulla. Dobbiamo dimostrare di essere più bravi nonostante le assenze. Sarebbe una debolezza sperare di non averlo contro.”
Contatto con De Laurentis col Napoli durante l’estate scorsa: “Ho parlato con molte persone l’estate scorsa. Ci sono molte voci in generale riguardo il mercato come quello degli allenatori e dei calciatori. In questo caso so io quali sono le voci ed è la proprietà comunque a decidere. Per quanto mi riguarda non ci sono voci se non quella della Roma. Il discorso che so io è che si arriva forti fino a giugno. Non mi interessa di ciò che è passato, voglio solo parlare di partite e vincerle”.
Prestazione di De Rossi lunedì scorso e il suo futuro: “Keita ha fatto bene in quel ruolo e De Rossi sta rientrando in forma. C’è Kevin che sta tornando e che necessita di tempo per tornare in forma. Sul futuro di Daniele dobbiamo essere attenti a scorporare le voci che non riguardano il nostro obiettivo, se ne riparlerà a fine campionato”.
Infine un opionione sui ripetuti cambi di panchine avvenuti in Serie A: “I numeri se uno li prende sono imbarazzanti. Mi dispiace che a Sinisa non sia stata data la possibilità di giocare una finale che si è meritato. Ad ogni modo rimane uno di carattere e che farà carriera. Io sono un allenatore che non ha sentimento, senza anima. Punto solo al risultato della Roma e sento Sinisa simile a me”.
QUESTO L’AUDIO DELLA CONFERENZA: