Attenzione al Capitano

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Quando la voce di Alberto Mandolesi annunciava lo storico momento dell’esordio in Serie A di Francesco Totti nessuno avrebbe immaginato che 25 anni dopo sarebbe stato ancora qui. Invece da Piazza S. Giacomo, nel cuore di Pinzolo, Lui ha come sempre incantato con le sue poche ma dirette battute, rivolte a qualcuno che forse potrebbe essersi stancato di vederlo, a chi deve rinforzare la squadra per raggiungere l’ultimo obiettivo della sua immensa carriera, vincere qualcosa che per scaramanzia non vuole nemmeno nominare sul palco dove stava andando in scena la presentazione della squadra ai tifosi.

Attenzione al Capitano, un calciatore senza pressioni, un atleta che non deve dimostrare più niente e che non ha più nessun contratto da rinnovare. Attenzione perché se il buon giorno si vede dal mattino questo ragazzo, anche in questa stagione n. 25 con la sua maglia sulle spalle, potrà dire la sua non soltanto con i piedi.

Esattamente tra 320 giorni l’arbitro designato per dirigere l’ultima gara di campionato della Roma decreterà con il suo triplice fischio la fine della stagione e la fine di un’epoca. In quello spazio temporale tra il primo e terzo fischio per molti  sarà come rivedere un film lungo 25 anni, dai 3 Papi al cambio di moneta, da Viola a Pallotta, dalla prima con il Brescia all’ultima che non sappiamo ancora a quale avversario verrà affidata dal fato, dalla prima da titolare contro la Samp a quel maledetto 11 settembre e al suo primo gol in Champions League.

Attenzione quindi, attenti a chi mai come questa volta ha voglia di lasciar scolpito il proprio nome più di quanto ce ne fosse bisogno. La sua disponibilità a scendere in campo anche per il “problema curva” è emblematica di chi in questa stagione vuole tutti lì, tutti insieme come una volta per una grande Roma.

Tra gli obiettivi personali di questa stagione c’è il secondo posto del podio tra i più presenti della storia della Serie A, distante solo 14 gettoni e occupato da Javier Zanetti; un eventuale gol in Champions League lo consacrerebbe ulteriormente alla storia della massima competizione europea come più anziano a segnare una rete compreso il periodo della vecchia Coppa dei Campioni (in Champions è già lui il più anziano); quasi impossibile il gradino più alto del podio nella classifica dei gol segnati in campionato, con Silvio Piola staccato di 26 reti che sembrano essere un’eternità, ma attenzione al Capitano… Poi c’è sempre quel bis mai riuscito a nessuno nella Capitale e riuscito, da Firenze in giù, soltanto a Diego Armando Maradona, ma non si può dire, non si deve dire, proprio come ha fatto Lui ieri sera a Piazza S. Giacomo.

Domenico Rimedio

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