Il difensore dell’Atletico Madrid, Filipe Luis, prossimo avversario della Roma in Champions League, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni sul prossimo match contro i giallorossi che potrebbe decidere il proseguo del cammino delle due squadre nella massima competizione europea: «Siamo praticamente eliminati ma dobbiamo batterla. Per noi stessi, per continuare a crescere e a sperare. La Roma è quasi passata, sta bene ed è un’ottima squadra ma pensiamo di poterla battere perché all’Olimpico abbiamo fatto una grande partita, meritavamo di vincere. E poi giochiamo in casa».
Che non è granché dolce: 2 vittorie, poi un k.o. e 4 pareggi…
«Il Metropolitano è uno stadio meraviglioso ma dobbiamo ancora “capirlo”: la luce, il terreno, gli spazi, le distanze, i suoni, il calore della gente. Dobbiamo abituarci. Per ora ci manca tanto il Calderon, il tempo e i gol ci aiuteranno».
Ha rapporti con i brasiliani della Roma?
«Con Alisson, per la nazionale, e perché è del sud del Brasile, come me. Un ragazzo serio, educato, lavoratore. Saremmo amici anche senza il calcio».
Ha detto di avere ben due nonne italiane. L’hanno mai cercata dalla nostra Federazione?
«No, e non dovevano darmi un passaporto, ce l’ho già».