Rubrica, l’analisi dell’avversaria: il Genoa

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roma-genoaSono 16 i punti conquistati in 16 giornate, 15 gol fatti e 21 subiti, quindi score negativo, -6. Solo 4 le vittorie, 4 i pareggi, 8 le sconfitte e quart’ultimo  posto occupato nella classifica di Serie A. Di chi stiamo parlando? Del prossimo avversario dei giallorossi, il Genoa di Gasperini.

Statistiche: Roma-Genoa domenica ore 15:00 allo stadio Olimpico di Roma, sarà il match numero 49 tra queste due squadre in campionato. Grazie ai dati forniti da Optapaolo, notiamo come il bilancio sia notevolmente a favore dei padroni di casa, che conducono questa statistica con 35 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. L’ultimo confronto del 3 maggio scorso si è concluso con secco 2-0, con le reti del criticatissimo Doumbia e del tuttofare Florenzi. Il segno X manca invece dal 1994, 1-1. Piccolo aneddoto, la vittoria del Grifone manca dal 1990, 0-1, anche se quella partita fu giocata allo stadio Flaminio poiché l’attuale Olimpico era in ristrutturazione per i Mondiali di Italia ’90.

Analisi: Il problematico Grifone . La squadra rossoblu è di difficile comprensione, complessa da battere in casa, come dimostrano le 4 vittorie su 4 ottenute al Ferraris, e innocua, inconsistente in trasferta, con 5 sconfitte e tre segni X ottenuti in altrettante 8 partite. Un cammino che le è costato un netto calo rispetto alla stessa giornata dello scorso anno. La squadra ligure, infatti, si presenta con 10 punti in meno.

A dare nell’occhio non sono solo i punti di differenza tra una stagione e l’altra, quanto l’inversione nei dati dei gol fatti e subiti. Dai 15 effettuati e 21 incassati attuali, ai 21 realizzati e 16 presi dello scorso campionato alla 16esima giornata. Questo è il primo dei problemi, la scarsa vena realizzativa sotto porta. Pandev, Perotti, Gakpé, Lazovic e Pavoletti sono gli attaccanti che compongono il reparto offensivo della squadra di Giampiero Gasperini. Ma tolto il centravanti italiano, Pavoletti, che ama essere servito nell’area di rigore ed autore di 5 gol sui 15 realizzati, gli altri sono rimasti sempre o quasi con le polveri bagnate, l’astinenza dei vari giocatori offensivi è costata molti punti.

Inizialmente il titolare era Pandev, che per gioco e caratteristiche è molto diverso dal numero 19; infatti il macedone ama venire incontro, giocare con la squadra, agire più da seconda punta che da prima. Ma nonostante il notevole giocato creato, i molti cross che arrivano dalla fasce, si fatica a concludere. Le ali, quindi, sono il cuore del gioco rossoblu, specie dal lato sinistro dove stupisce per corsa, senso tattico e tecnica l’uruguaiano Laxalt, di proprietà dell’Inter. Un’autentica rivelazione del campionato a questi livelli. Un motorino incessante a sinistra coadiuvato da Ansaldi, che insieme a Cissokho, inizialmente, e Figueras ora, a destra, costituiscono l’arma tattica del Genoa.  Le continue sovrapposizioni degli esterni rappresentano un vero pericolo, anche se continua a non segnare e di conseguenza a non vincere.

L’ultimo successo risale al 21 novembre scorso contro un avversario non facile, il Sassuolo di Di Francesco. Vittoria che arrivo per 2-1, con una partita che si decise negli ultimi minuti come dimostra il video qui correlato.

 

Da quel momento solo sconfitte e anche,alcune, immeritate, o almeno sfortunate. Perché nella sfortuna troviamo il secondo problema del Genoa.

Sfortuna che in alcuni casi si tramuta in bravura eccessiva del portiere avversario, come nel match di sabato scorso contro il Bologna, in cui Mirante ha parato tutto ciò che potesse essere parato, negando in almeno un paio di occasione clamorose la gioia ai tifosi genoani. Calamità che si ripresenta nel gol del vantaggio dell’Inter con una punizione innocua di Ljaic simile a quella di Pjanic contro il Torino, o che si può rivedere nei gol presi nel finale contro il Bologna stesso o contro il Sassuolo o il Carpi. O nel gol del vantaggio della Juventus a fine settembre, che arriva grazie ad una carambola a dir poco fortunosa, che vi proponiamo qui sotto.

Anche se ad onor di cronaca, tali sciagure sono anche da ricollegare ad una, talvolta, mancanza di concentrazione, poiché 18 gol dei 21 incassati, sono giunti nei finali di tempo o ad inizio secondo tempo. Inoltre moltissimi di queste reti sono arrivate su palla inattiva, o su sviluppi di essa. Le marcature difensive su calcio piazzato sono a zona, ma spesso mal posizionate, come nel gol del vantaggio realizzato dalla Lazio, o poco reattive come in occasione del gol di Babacar, che in sede di ribattuta da un corner si trova ad essere marcato da Laxalt, non proprio un colosso.

Ma la lista dei dilemmi non si conclude qui, poiché due indizi non fanno una prova ma ce ne vogliono 3. Il terzo indice che ci induce a definire il Genoa come complicato, complesso, è l’eccessiva aggressività. La grinta è spesso o quasi, un bene; emblema di questa peculiarità non può che essere il Bandito ex Roma Nicolas Burdisso. Ma il confine tra carica, adrenalina e follia è spesso sottile, tanto che i giocatori rossoblu hanno deciso di oltrepassarla molte volte. Infatti sono ben 8 le espulsioni rimediate in questo campionato dai calciatori di Preziosi. Ben 6 oltre la media nazionale, e soprattutto molti avvenuti per falli di reazione. Come quello di Pavoletti contro il Carpi o di Perotti contro il Bologna o Burdisso contro il Sassuolo.

La poco attenta fase difensiva, la quasi innocua fase offensiva e le notevoli assenze, dal capitano Burdisso al funambolo Perotti, ma soprattutto la mancanza del bomber Pavoletti, potrebbe far pensare ad un avversario facile da affrontare; vista anche la recente eliminazione dalla Tim Cup per merito dell’Alessandria. Ma in realtà non è così, perché da settimane ormai il Bologna di Donadoni è diventato il termometro degli avversari dei giallorossi. Ultimamente, infatti, la squadra emiliana ha intrecciato molto spesso gli antagonisti prossimi o appena passati della squadra di Garcia. Contro Torino, Napoli e Genoa Destro e compagni hanno giocato le ultime tre sfide di campionato, e l’unico match dove non sono mai stati in partita, dove hanno avuto notevoli difficoltà, problemi è stata proprio contro il problematico Genoa.

Prossimo incontro:Roma-Genoa ore 15:00 stadio Olimpico di Roma.

Probabile Formazione: (4-3-3) Perin, Diogo Figueiras, Izzo, De Maio, Ansaldi, Rincon, Tino Costa, Tachtsidis, Lazovic, Gakpé, Laxalt. Allenatore: Gasperini.  A disposizione: Lamanna, Ujikani, Munoz, Cissokho, Ntcham, Capel, Pandev, Panico.

Edoardo Albanese

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