Rudiger-Koulibaly, scontro ad alta quota

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182047163-aee1bd5c-bedf-4550-b32c-5d61dd5db387Accolti con scetticismo, con un brusio di sottofondo dei tifosi. Koulibaly e Rudiger, con un anno di distanza l’uno dall’altro, sono sbarcati nel campionato italiano. La metamorfosi del francese è cominciata, quella del tedesco ancora no. La cura Sarri fatta di attenzione alla fase difensiva, pressing coordinato, movimenti studiati alla perfezione ha portato i suoi frutti; Koulibaly è diventato un pilastro della retroguardia napoletana. In campionato in coppia con Albiol sono diventati una coppia devastante, tanto che il Napoli, dopo anni di imbarcate difensive, sale, per ora, sul secondo gradino del podio per la miglior difesa della Serie A, con solo 12 gol subiti. In Europa League ancora meglio, solo 3 gol in 6 partite.

Solo 200 km separano Napoli da Roma, eppure sembrano anni luce. La squadra giallorossa fatica in campionato, specie nel reparto arretrato; 18 gol subiti sono tanti, soprattutto se confrontati con le concorrenti per lo scudetto: Inter,9, Juventus, 11, Fiorentina e Napoli,12. Per non parlare dei dati Europei per la squadra capitolina. I 16 gol incassati non aiutano a risollevare gli animi.

Numeri che turbano, numeri che fanno riflettere.

Tifosi ed addetti ai lavori puntano il dito sul tecnico Garcia e sul centrale Rudiger. Poco lavoro tattico e attenzione, il rimprovero nei confronti dell’allenatore francese; movimenti sbagliati e poca raffinatezza nei piedi, per essere carini, l’ammonizione per il difensore tedesco.

Koulibaly prima, come Rudiger poi? A Roma e la Roma ci sperano.

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