Franco Peccenini, ex calciatore della Roma, è stato intervistato da “Bar Forza Lupi in TV”, trasmissione in onda su T9 ch. 17 del digitale terrestre. Ecco uno stralcio delle sue parole:
Ti sei dato una spiegazione sul gesto di Agostino Di Bartolomei?
«L’ho incontrato quando aveva aperto la scuola calcio nel salernitano e mi disse “Ho molta tristezza nel cuore”. Agostino si sentiva un po’ tradito da quelle squadre che aveva sposato come la Roma. Non so se la Roma gli abbia offerto di rientrare o meno in società, certamente per un uomo abituato a grandi palcoscenici, isolarsi in un paesino non l’ha aiutato, ma ovviamente non sto dando la colpa a nessuno. Tutti noi abbiamo provato a dare delle giustificazioni al suo gesto, era introverso ma aveva un cuore grande così, era pronto ad aiutare tutti, poi apri il giornale… (si commuove, ndr)».
Di Bartolomei aveva qualcosa di più rispetto ai giocatori di oggi?
«Molto di più, aveva una forza incredibile e anche morale. Me lo ricordo taciturno, ma sempre a difesa dei nostri interessi. Quando c’era da discutere qualcosa con la società, lui era sempre in prima fila e dava motivazioni lucide. Noi eravamo un po’ scalmanati, lui è stato sempre un ragazzo posato, serio. Lui andava a vedere le mostre, noi andavamo in discoteca. Mi dà l’impressione che Agostino non abbia vissuto la sua età come avrebbe dovuto, è stato sempre grande in tutti i sensi. Lui aveva queste cose dentro, ma non riusciva a manifestarle come avrebbe dovuto per quella che era la sua età. È stato un grande amico con tutti quanti, Agostino avrebbe fatto comodo oggi per l’insegnamento come uomo e come calciatore».
