Mangone: “Giocare ogni tre giorni è dispendioso, gli infortuni stanno condizionando la stagione della Roma”

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Amedeo Mangone, doppio ex di Milan e Roma, è stato intervistato da Bar Forza Lupi su Centro Suono Sport. Ecco uno stralcio delle sue parole:

C’è differenza nel vincere un derby con poco e con tanto scarto?
“Fa la differenza in un derby perdere 3-0 o perdere 1-0. È bello anche vincere al 90’, poi quando vinci un derby fa sempre bene, se perdi invece ci sono degli strascichi importanti”.

Gli infortuni della Roma?
“Condizionano la stagione, Mancini gioca sempre nonostante non sia al meglio, Mourinho deve mettere in campo giocatori che dovrebbero prima crescere. Il calcio è questo, alla lunga tutte hanno difficoltà, si deve far quadrato e rivedere le cose dal punto di vista tattico”.

Perché c’è stato un cambio d’atteggiamento tra Roma-Atalanta e Lazio-Roma?
“Giocando sempre gli stessi e ogni tre giorni, dopo diventa dispendioso. Ci sono sempre anche gli avversari che ti mettono nelle condizioni non ottimali, poi un episodio ti fa storto e vai in difficoltà”.

Perché alcuni giocatori hanno avuto un’involuzione così evidente?
“Belotti veniva l’anno scorso da un’estate senza preparazione, quest’anno aveva iniziato anche bene. Pellegrini ha spesso problemi fisici, delle volte non bisogna dare la colpa ai giocatori tra virgolette, c’è da capire perché in questo momento un calciatore non stia rendendo. Tutti vogliono fare il meglio possibile, se dai delle colpe magari cala la concentrazione. Non penso ci siano giocatori che abbiano pensieri diversi dal difendere i colori giallorossi”.

Possibile che una squadra, nonostante perda un calciatore importante, abbia un contraccolpo psicologico così importante come è avvenuto quando Dybala è uscito contro la Lazio?
“Difficile dare spiegazione, secondo me un singolo non può incidere sull’atteggiamento di una squadra, sarebbe deleterio verso gli altri giocatori. Magari è stata una serie di circostanze che ha portato a un cambio dell’atteggiamento tattico, magari poi i giocatori non si sono trovati. Sono tante le circostanze da analizzare, non penso che sia una questione solo psicologica”.

Huijsen?
“Ha prospettiva e personalità, sicuramente deve crescere perché è giovane. La Roma lo avrà per cinque mesi e farà il massimo per fare bene. La Roma è in emergenza dietro, Mourinho prova a trovare delle soluzioni ma non è facile quando i giocatori giocano raramente insieme a causa degli infortuni”.

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