Julio Sergio Bertagnoli, ex portiere della Roma, è intervenuto durante la trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5, alla vigilia del derby, partita che lo ha visto in passato grande protagonista.
Si soffre più da calciatore o da tifoso?
“Da tifoso, senza dubbio. Da calciatore sai quello che devi fare, sei preparato per affrontare questa sfida. Da tifoso puoi soltanto tifare e sperare. Vorrei essere lì per vivere l’atmosfera del derby”.
Come ci arriva la Roma?
“La Roma sta facendo un buon campionato, è andata avanti in Europa League. Forse, avrebbe potuto anche fare meglio, ha subito alcune sconfitte con squadre più deboli”.
Cosa le è mancato?
“Qualche giocatore in grado di fare la differenza, come Dybala, per essere competitiva su più fronti. Ai miei tempi, l’Inter di Mourinho aveva una rosa composta da tanti giocatori forti, capaci di fare la differenza, ed è riuscita a vincere tutto”.
Com’era Mourinho da avversario?
“Uguale a come è oggi a Roma. Capace di accentrare su di se l’attenzione generale per lasciare più tranquilli i calciatori”.
Ti piacerebbe come CT della nazionale brasiliana?
“A livello professionale, è un’esperienza che ancora gli manca. Ha allenato tanti grandi club, mai una Nazionale. Credo, però, che l’esperienza che sta facendo a Roma sia una delle più importanti della sua carriera. Vincere una Conference League, alla prima stagione, senza avere i mezzi di un top club, vuol dire tanto”.
Nei quarti di Europa League, la Roma affronterà il Feyenoord.
“Avversario duro. Il calcio olandese è di alto livello. Ma, la Roma ha già affrontato in passato questa squadra e sappiamo com’è andata. Bisogna superare questo ostacolo, oltre il quale c’è il sogno di un’altra coppa europea”.
La Roma ha speso tante energie per ottenere la qualificazione. La Lazio è stata eliminata dalla Conference, ma ha fatto riposare alcuni giocatori. Quanto può pesare nel derby?
“Nel derby conta molto l’aspetto psicologico. Bisogna avere la testa giusta per affrontarlo”.
Un giudizio su Rui Patricio?
“È un portiere dal rendimento costante. Ha fatto qualche errore. Ma, alla fine, con le sue parate, ha dato più punti di quanti ne ha tolti. Può giocare ancora una o due stagioni, ma la Roma deve pensare ad un altro portiere per il futuro”.